Il dramma all'alba al largo delle coste crotonesi. I soccorsi hanno già recuperato diversi corpi, si teme un bilancio finale molto pesante. A bordo c'erano circa 180 persone
di Redazione
Cosenza – Tragedia all’alba nelle acque dello Jonio calabrese. Un barcone carico di migranti si è spezzato in due al largo delle coste crotonesi a Steccato di Cutro. Numerose persone a bordo dell’imbarcazione sono finite in mare annegando.
Sono 45 i corpi recuperati finora, mentre si cercano ancora i dispersi. Tra le vittime, riferiscono i soccorritori, ci sono anche bambini, almeno 4. Uno di questi è un neonato di pochi mesi. Si teme che il bilancio finale della tragedia possa essere ancora più pesante perché sul barcone viaggiavano circa 180 persone (provenienti per lo più da Iran, Pakistan e Afghanistan), un’ottantina quelle portate in salvo finora: la maggior parte è stata trasferita al Cara di Crotone, una trentina in ospedale. Tra loro ci sono minorenni ma non bambini, i più piccoli sono morti annegati.
Sul posto si sono precipitati i soccorsi, che stanno in questo momento portando avanti le ricerche in mare. Operazioni non facili viste le condizioni proibitive del mare. Impegnate motovedette e un elicottero della Capitaneria di porto, mezzi della Guardia di finanza e dei vigili del fuoco. Al momento i vigili del fuoco, di comune accordo con la Capitaneria di Porto, considerando le acque agitate, operano con acquascooter per recuperare le persone in mare. Sul posto anche polizia di Stato e carabinieri, assieme al personale del 118 e della Croce rossa che hanno prestato le prime cure ai superstiti. Attivato il Ccs (Centro Coordinamento dei Soccorsi) presso la Prefettura di Crotone. Le salme saranno trasferite al PalaMilone, il palazzetto dello sport che sorge all’interno della città capoluogo.
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