di Redazione

Il Governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro, ha annunciato le sue dimissioni “irrevocabili”, dopo le polemiche legate alla condanna a cinque anni direclusione per favoreggiamento semplice che gli è stata inflitta venerdì scorso dal tribunale di Palermo.
“Non potevo essere fattore di divisione. Mi dimetto per non tradire quegli ideali ai quali sono stato educato. Lo faccio per la mia famiglia e lo faccio come ultimo atto di rispetto verso i siciliani”.
L’aveva anticipato suo fratello Silvio Cuffaro, sindaco di Raffadali: “Festeggeremo con i cannoli. Mio fratello è molto sereno, adesso potrà occuparsi della sua famiglia”.
“Resta al tuo posto” gli avevano chiesto i rappresentanti della Cdl, ma il presidente della Regione, condannato nei giorni scorsi a 5 anni di relcusione per favoreggiamento, ha deciso di dimettersi. E lo ha fatto davanti all’assemblea regionale riunita in maniera straordinaria per una “comunicazione urgente”.
Lascia la poltrona di Governatore che sognava essere sua fino al 2011. Aveva appena incassato la fiducia del parlamento siciliano ma la foto con un platò di cannoli per festeggiare di aver scansato l’accusa di aver favorito Cosa Nostra, è stata fatale per Salvatore Cuffaro. Quella foto ha fatto il giro del mondo.
Il perdono della città seguito alla condanna, si è trasformato in attacco dopo la pubblicazione di quell’immagine.
Luca Cordero di Montezemolo, presidente degli industriali l’ha definitia una “brutta scena”; Walter Veltroni, segretario del Pd, si è domandanto se è morale “festeggiare una condanna a 5 anni con dei cannoli”.
Anche al centrodestra quella foto non è piaciuta. Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè, Forza Italia, in un blog ha affermato che “Cuffaro si presenta come il Presidente della Sicilia dei Cannoli (ma sia chiaro: io voglio cambiare la Sicilia, non il governatore, anche se le dimissioni sono la cosa migliore)”.
E l’ex ministro Stefania Prestigiacomo ha detto che “a noi questa Sicilia dei cannoli non piace”.
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