Attualità
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27/07/2007 00:00

Cuffaro: No alla fusione delle Opere Pie

di Redazione

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E’ un matrimonio che non si deve fare. Nessuna “unione di fatto” per le Opere Pie “Assap Pietro di Lorenzo Busacca” di Scicli, la “Casa di ospitalità Iblea” di Ragusa e la “Casa dei Fanciulli Santa Teresa” di Marina di Ragusa. Almeno non nei termini finora prospettati e rispetto ai quali anche i Comuni interessati si sono dichiarati contrari. Lo si evince da una nota che il presidente della Regione ha trasmesso per conoscenza al presidente della Provincia di Ragusa. Cuffaro spiega di aver chiesto all’Assessorato regionale alla famiglia e alle politiche sociali di “procedere ad annullare in auto-tutela il provvedimento e a rinnovare la fase procedimentale prevedendo il parere obbligatorio della Provincia regionale di Ragusa”. Un parere non diramato nelle giuste modalita’ per una vicenda che aveva fatto scatenare le proteste di vari partiti politici. Tra i primi a sollevare perplessita’ era stato Giovanni Iacono dell’Italia dei Valori che gia’ lo scorso settembre aveva formalmente chiesto al sindaco di Ragusa di attivarsi presso l’Assessorato per chiedere l’annullamento delle delibere preparatorie l’atto. “Nella nota di settembre avevo evidenziato – spiega Iacono – i gravi difetti procedurali e l’illegittimità dell’intero iter che doveva portare all’accorpamento delle Opere Pie. I fatti mi hanno adesso dato ragione”. Il rappresentante dell’Italia dei Valori chiede la massima attenzione anche sull’Opera Pia Eugenio Criscione Lupis di Ragusa. Ci sarebbe infatti, denuncia Iacono, un nuovo disegno di accorpamento su cui e’ stata gia’ presentata a maggio un’interrogazione contro quello che si profilerebbe come uno “scippo”. “Per questa mia ultima interrogazione – dichiara ancora Iacono – ho ricevuto la relativa risposta da parte del sindaco dove mi si diceva che “non risulta agli atti alcuna ipotesi di accorpamento” né “notizia relativa ad assunzione di personale da parte del commissario dell’Opera Pia Lupis”. Fin qui la risposta del sindaco, ma i fatti mi hanno dato nuovamente ragione rilevando l’atteggiamento altalenante dell’Amministrazione comunale che una volta sa e un’altra volta non sa. Ribadisco ancora una volta che l’iter che si sta seguendo per la Criscione Lupis, patrimonio stimato 15 milioni di euro, sia “pericolosamente” simile al precedente messo in campo, compresi i provvedimenti di assunzioni. E per questo motivo continueremo a vigilare per evitare che ancora una volta non debbano essere i fatti postumi a darci ragione ma la buona e corretta Amministrazione nei tempi giusti”. Ed intanto in una nota a firma delle Opere Pie Riunione Lupis, Boscarino e Moltisanti, con sede a Ragusa, in riferimento alle notizie di questi giorni spiegano che “allo stato attuale non e’ in atto alcuna fusione tra le stesse Opere Pie, atteso che l’accorpamento e’ avvenuto in virtu’ di un decreto del presidente della Regione siciliana del 22 ottobre 1994, recepito con delibera del consiglio di amministrazione nel novembre del 2000”. Viene precisato che attualmente non vi e’ in atto alcun provvedimento di fusione con altri enti e che la diversa denominazione in Assap, rispecchia le precisioni della legge 328/2000.