Cultura
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11/05/2025 21:21

Milano. E a cena in trattoria Lucio Dalla disse a Bettino: “Ho scritto una canzone, sulla tovaglia”

L'incontro, favorito da Stefania Craxi, fra Lucio Dalla e Bettino. La sera che nacque "Milano"

di Giuseppe Savà

Milano
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Milano – Stefania lavorava nella produzione televisiva del Festivalbar, un grande circo che si trascinava per l’Italia la cui serata conclusiva si celebrava all’Arena di Verona.

Qui, durante una notte di prove, aveva conosciuto Lucio Dalla e con lui era rimasta a parlare fino all’alba. Ne nacque un’amicizia.

Stefania aveva deciso di vivere in un mondo completamente diverso da quello paterno, fatto di riflettori e di tante pressioni addosso. E però voleva far conoscere il suo nuovo amico al papà, un padre ingombrante, personalità eccentrica e difficile da gestire.

“Un incontro fra papà e Lucio? Proviamoci”.

Prima lo portò a casa e poi andarono a cena in tre, in una trattoria storica di Milano: i due si piacquero, per quanto molto diversi e dalle personalità marcate.

Lucio scarabocchiava con una penna, quando tra il primo e il secondo si interruppe: “Ho scritto una canzone sulla tovaglia”.

Bettino fece uno di quei suoi lunghi silenzi che valevano più di dieci discorsi, poi sbottò: “L’hai scritta in dieci minuti?”

“Sì -rispose Lucio-. In genere impiego di meno”.

Il testo faceva così:

“Milano a portata di mano

ti fa una domanda in tedesco

e ti risponde in siciliano

poi Milan e Benfica

Milano che fatica”.

 

Nella foto di Tonino Trovato, Stefania Craxi e poi Lucio Dalla.