Scicli - Ieri si è inaugurata la quarta edizione di Roma Arte in Nuvola - Fiera Internazionale di Arte Moderna e Contemporanea - nella prestigiosa sede della Nuvola di Fuksas (Roma EUR). Tra i progetti speciali 2024, la Fiera presenta la mostra Piero Guccione. La città sognata | Opere 1959 - 1972, curata dall'Archivio Piero Guccione, dove si avrà la possibilità di ripercorrere le principali fasi espressive dell'artista durante il suo soggiorno ultraventennale a Roma.
Il percorso espositivo inizia con le opere giovanili La luna a Piazza del Popolo (1959) e Deterrent (1961), testimonianza della sua iniziale frequentazione dei pittori neorealisti della Galleria Il Pincio a Piazza del Popolo, e, successivamente, del Il gruppo Il Pro e il Contro tra il 1961 e 1964.
A seguire la pittura a strappi di Uomo in giardino (1962) e Rondini (1962), quest’ultima opera emblematica perché segna il primo incontro dell’artista con l’azzurro – al tempo più orientato verso il blu per il senso tragico che aveva scoperto in Francis Bacon - che diventerà, nel corso degli anni, materia e sentimento, forma propria di bellezza, indice dell’assoluto attraverso i suoi infiniti mari e cieli. In successione si aprono le magnifiche stagioni dei balconi e cancelli (1964-65), dei riflessi sulle lamiere lucenti delle auto (Platani sulla Volkswagen del 1966, Sul far della luna del 1968-69), delle attese di partire (1969-70).
La forma della luminosità della sua Sicilia inizia ad intrecciarsi sempre più con la desolazione della città osservata dalla finestra del suo studio su via Flaminia (Autoritratto nel paesaggio del 1971); ecco apparire la freschezza dell’alba mista alla consapevolezza del tramonto (Sulla curva di Viale Tiziano del 1970), la luce del mandorlo in fiore (Primavera a Via Flaminia del 1972).