Il video inedito della serata in omaggio al dottore Tano Mormina, scomparso tre anni e mezzo fa
di Redazione


Scicli – Separati da una forchettata di capuliato. Al museo della pietra di Sampieri, casa di Tano Mormina.
E’ il 28 settembre 2009. Il medico in pensione Gaetano Mormina, consigliere comunale nel 1960, anno della scelta di abbattere l’ex convento dei Gesuiti e di costruire il palazzo di vetro a Scicli, e Vittorio Sgarbi, in quel momento presidente della commissione giudicatrice dei progetti di rifacimento dell’immobile -su incarico della giunta comunale pro tempore-, cenano fianco a fianco.
Caturro, vino rosso modicano, spaghetti con capuliato, pomodorini secchi, e cudduredde, il menù della serata.
A tavola anche il sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque. Ne esce una intervista a Peppe Savà sul 150esimo anniversario dell’unità d’Italia, passando per la notizia che il pittore Piero Guccione, tre mesi prima, aveva scritto al Governatore siciliano Raffaele Lombardo chiedendo il restauro della facciata del Convento dei Gesuiti in piazza Italia.
“Chi è il più intelligente fra gli artisti siciliani? Piero Guccione!”, dice Sgarbi.
“Io sono ancora più conservatore di Piero Guccione. Tra un violino del 1550 e uno del 1997 non c’è alcuna differenza. Il design del violino non muta. Se una cosa è ben fatta, e se hai il disegno, la puoi rifare. Mica la Fenice e la Scala sono del 700…Sono state rifatte”.
Un giudizio sul caturro di Tano? “Uno dei capolavori dell’umanità”.
Pubblichiamo il video inedito della serata in omaggio al dottore Tano Mormina, scomparso tre anni e mezzo fa.
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