di Redazione

Ficarra & Picone, a tre anni di distanza dal successo de Il 7 e l’8, rispolverano la settima arte mettendoci la comicità che li ha sempre contraddistinti e aggiungendo un po’ di sentimentalismo. Ne è uscito La matassa (dal 13 marzo nelle sale) ambientato nell’amata Sicilia.
Il film è stato girato in parte a Ragusa.
“Nel primo film, Nati stanchi, eravamo due amici, nel secondo due sconosciuti con un destino in comune, qui interpretiamo due cugini che litigano”, racconta Ficarra, meno cappellone del solito. Lui interpreta Gaetano, cialtrone fin da piccolo, Valentino Picone, Paolo, insicuro e paranoico. Sono cresciuti insieme, quasi come fratelli, ma una lite furibonda tra i rispettivi padri li porterà lontani l’uno dall’altro. Tutta questione di eredità. Il destino però li farà incontrare e forse ci saranno i presupposti per ritornare a provare le emozioni di una volta. Nel frattempo dovranno sbrogliare una matassa molto aggrovigliata il cui lembo è tenuto stretto dalle mani della mafia.
I mafiosi giocano a nascondino con i pizzini – Un argomento che sfocia in questo terzo lungometraggio, diretto da Giambattista Avellino insieme al duo, e solo accennato nel primo film. “Ci piace prendere in giro tutto quello che ci circonda, a partire da noi stessi – afferma Picone, il più pacato – in Nati stanchi ci siamo inventati un partito che prometteva la neve in Sicilia, qui ci siamo divertiti con i pizzini, un rito che abbiamo dissacrato. Quando tocchiamo certe tematiche non ci soffermiamo a pensare, ragioniamo di pancia. Insomma puntiamo all’effetto comico”. Una scena memorabile, la più riuscita del film. “Ci piace capovolgere i luoghi comuni, in questo caso ci siamo inventati i mafiosi che giocano a nascondino con i pizzini – aggiunge Picone – e chissà capovolgendo capovolgendo un giorno forse accadrà qualcosa. Credo sia importante parlare di argomenti delicati anche in maniera non seriosa, il silenzio sarebbe molto peggio”.
Dal successo in tv a quello sul grande schermo – Scontati sono i loro maestri di risata: “Stanlio e Ollio, Troisi, Totò e Peppino, Peter Sellers – dichiara Ficarra – la nostra fortuna è stato avere gusti simili”. E avere successo in tv. “Fondamentale – dice Picone – perché ci ha fatto conoscere al grande pubblico, comunque è il percorso che hanno seguito tutti comici italiani, non solo contemporanei, pensiamo a Verdone e Troisi”. A proposito di tv: il 30 marzo li vedremo capitani di Striscia la notizia.
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