di Redazione
I lavori per la realizzazione della canalizzazione delle acque della diga di Santa Rosalia continuano a provocare guasti e disagi. Dopo quelli, gravissimi, che hanno colpito la nostra città, rimasta, da un giorno all’altra, praticamente senz’acqua, sono stati accertati anche danni di natura ambientale provocati in un tratto di circa 300 metri del fiume Irminio, in contrada Costa dell’Angelo.
La scoperta è stata fatta dagli agenti della Polizia provinciale, che hanno effettuato un’ispezione lungo il corso del fiume interessato dai lavori di costruzione della canalizzazione. E’ stato l’assessore al Territorio e Ambiente Salvo Mallia a chiedere al comandante della Polizia provinciale Raffaele Falconeri di procedere agli accertamenti, conclusi con la denuncia del direttore del cantiere, un gelese di 34 anni, per aver violato il Codice dei beni culturali e del paesaggio e per aver deturpato bellezze naturali sottoposte a speciale protezione.
Gli agenti della Polizia provinciale si sono fatti assistere dagli agenti ittici del corso di vigilanza ittico-ambientale della Fisaps. E’ stato riscontrato che, a circa 300 metri a monte del ponte della ferrovia che attraversa la vallata del fiume Irminio in contrada Costa dell’Angelo, è stato effettuato una sbarramento di dieci metri ed un’altezza di un metro che ha deviato il corso del fiume di 30 metri dal deflusso originario. Le acque tornano nel loro alveo naturale 300 metri più in basso.
La deviazione ha provocato la completa secca dell’Irminio nel tratto interessato con la conseguente moria, per asfissia, di un notevole quantitativo di trote macrostigma, specie sottoposta a protezione perché a rischio di estinzione. Gli agenti sono riusciti a catturare, in alcune pozze d’acqua, i pesci ancora in vita, reimmettendoli nel fiume in un altro punto per evitare ulteriori danni ambientali.
La denuncia è stata la logica conseguenza di quanto appurato. Ma gli accertamenti non si sono ancora conclusi. La Polizia provinciale sta effettuando altre verifiche per accertare eventuali altri illeciti ambientali
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