Attualità
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17/11/2007 00:00

Danni del maltempo a Modica e a Scicli

di Redazione

Sono due i siti maggiormente interessati dai danni del maltempo delle ultime quarantotto ore: contrada Arizza-Piano Conti, tra Donnalucata e Cava d’Aliga, non distante dal luogo in cui si è verificato l’incidente mortale in cui ha perso la vita Angela Giannone, e in contrada Bugilfezza, sulla strada provinciale Bugilfezza-Pozzallo, in territorio di Modica.
Qui le acque meteoriche hanno distrutto i muri di contenimento laterali, rovinando sulla sede stradale e costringendo le auto in transito a bruschi rallentamenti. E’ stato necessario un intervento della polizia provinciale, e dei cantonieri della Provincia per mettere in sicurezza l’arteria viaria.
Più grave la situazione in contrada Arizza, a Scicli, dove si sono registrati parecchi allagamenti di strutture serricole. Il vero problema è rappresentato dalla strada provinciale Genovese-Arizza. Qui un fiume di acqua ha ridotto in panne molte automobili, cancellando le strade interpoderali e riducendo sul lastrico diverse aziende agricole.
E al proposito, si è costituito un Comitato spontaneo di cittadini che chiede la messa in sicurezza dell’arteria viaria, con la creazione di un collettore delle acque bianche che convogli le acque meteoriche ed eviti il ripetersi di quanto accade in occasione dei frequenti nubifragi invernali.
Le acque piovane tracimano dai terreni siti su un livello superiore sulla sede stradale (contrada Trillatici in particolare) investendo come un  fiume in piena le auto in transito, per poi rovinare sulle colture in serra o in campo aperto. Nei giorni scorsi l’assessore provinciale alla viabilità, Giovanni Venticinque, ha effettuato un sopralluogo sia lungo la strada teatro del terribile incidente stradale che lungo la provinciale Genovese-Arizza. “Scontiamo un ritardo di anni –ha dichiarato l’assessore-. Stiamo cercando di recuperare per assicurare le condizioni minime di sicurezza lungo le arterie a maggiore densità di traffico viario, comprese quelle della litoranea di Scicli”.
Diversi imprenditori agricoli sono stati costretti a realizzare a proprie spese dei collettori per la raccolta delle acque in prossimità delle serre, per evitare che la furia delle acque meteoriche danneggi le coltivazioni, e dei pozzi che drenano le acque per inabissarle a diversi metri di profondità.
Espedienti empirici, che sostituiscono l’intervento pubblico, pure necessario in questi casi. Purtroppo, il problema dell’inondazione di questi terreni, che si trovano in condizioni di pendenza sfavorevole, è sin troppo nota, perché si ripete a ogni precipitazione. Alcuni imprenditori hanno subito danni per decine di migliaia di euro, in occasione del nubifragio del 24 dicembre scorso. E ora temono per la nuova stagione invernale.
Serve realizzare un collettore delle acque meteoriche lungo la provinciale Genovese-Arizza, per mettere in sicurezza la strada, ed evitare pericolosi aquaplaning per le auto, e per scongiurare l’inondazione delle strutture serricole a valle.