Attualità
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21/03/2016 17:03

David Gilmour, Taormina contro Pompei

Parla il manager Marcello Cannizzo

di Redazione

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Ragusa – “Sono in contatto con David Gilmour da due anni. E’ uno degli eventi più importanti che provo a chiudere e lui adora il teatro antico di Taormina. Ci vorrebbe un po’ di sano decisionismo”.

Sono queste le parole dell’imprenditore di eventi ragusano, Marcello Cannizzo, proprietario dell’omonima società “Marcello Cannizzo Agency” e che sta tentando in tutti i modi di portare in Sicilia, per la prima volta, il cantante e chitarrista dei Pink Floyd. Il cantante si esibirà a Pompei il 6 e 7 luglio. Domani, tra l’altro, inizierà la prevendita dei biglietti e non sono proprio a portata di tutte le tasche: 300 euro ciascuno. Ma un piccolo “affaire” si è consumato in Sicilia. David Gilmour, infatti, era “destinato” a Taormina in due date: il 5 e il 6 agosto. Ma i soliti problemi burocratici e Ministri della cultura molto più decisi rispetto a quelli di Regione Sicilia hanno compiuto il piccolo miracolo di riportare i Pink Floyd a Pompei dopo 45 anni dallo storico concerto “Live at Pompei”. Marcello Cannizzo, infatti, spiega: “Già lo scorso anno il suo manager mi fece la promessa di farlo esibire al teatro antico durante il tour del 2016. David Gilmour, infatti, si esibisce solo in luoghi storici e particolarmente attrattivi. Ci siamo sentiti a settembre e poi avevamo stabilito due date prima di Natale: il 5 e il 6 agosto. Regione Sicilia, però, non ha dato subito conferma del teatro, nonostante i continui pellegrinaggi che ho fatto a Palermo. Nel frattempo, all’agente di Gilmour è stato proposto Pompei. All’inizio tutti abbiamo stentato a crederci ma quando se n’è interessato il Ministro Franceschini che si è intestato questo evento, la cosa è partita subito”. Non si può certo definire “un colpo di mano”, anche perché la data di Pompei ha certamente un suo fascino. Sta di fatto che Cannizzo non si arrende e crede fermamente che una data a Taormina non possa fare altro che portare lustro alla Sicilia: “Questo concerto di Pompei mina un po’ il prestigio di Taormina. Ho chiesto aiuto all’assessorato siciliano per i beni culturali per cercare di portare una data a Taormina ugualmente. Ancora adesso stiamo cercando di trovare un accordo ma se l’accordo ci sarà vorrei che l’assessorato regionale si occupasse immediatamente di fornire la concessione del teatro, senza burocrazie o inutili impedimenti. Io, in quanto organizzatore, pagherò tutte le spese, non chiedo nulla, né contributi né sgravi. Voglio però una presa di posizione forte da parte delle istituzioni e in 24 ore, se si vuole, è possibile annientare la burocrazia. Franceschini ha fatto questo ragionamento: David Gilmour vuole suonare a Pompei? Ecco. Io vorrei la stessa cosa: che il teatro fosse libero in quelle date. Se a Gilmour piace Taormina siamo fortunati e allora sfruttiamo questa occasione”.