Parla il papà del piccolo Lorys
di Irene Savasta

E’ andata in onda ieri sera a Quarto Grado un’intervista esclusiva a Davide Stival, il papà del piccolo Lorys ucciso per mano della madre, Veronica Panarello. Veronica Panarello, com’è noto, è stata condannata a 30 anni in primo grado. Davide Stival, per la prima volta, si è recato in uno studio televisivo. Ha scritto anche un libro recentemente “Nel nome di Lorys, la verità per i miei figli” e intervistato da Gianluigi Nuzzi ha ripercorso la vicenda che lo ha visto, suo malgrado, protagonista. “Mi sono battuto e mi batto tutt’ora per la ricerca della verità. Ora, vivo per il mio figlio più piccolo”, dichiara.
Davide Stival parla dell’incontro con Veronica, avvenuto in un pub nel 2004: “Mi colpirono i suoi occhi ma poi scoprì che aveva le lentine colorate blu”. Veronica è stato il suo primo amore: “Riusciva a farsi voler bene da tutti. Io avevo per lei un sentimento di protezione”. Al marito racconta dei difficili rapporti con la sorella e la madre e non si sa se tutto ciò che ha detto corrisponde alla verità. Veronica, infatti, ha narrato di un passato violento, fatto di tentativi di stupri e abbandoni.
Ma la vita è andata avanti, fino al giorno della morte del piccolo Lorys: “All’inizio io non credevo agli inquirenti. Poi, davanti alle immagini delle videocamere, ho sempre cercato di sapere e capire la verità”. Ma la verità è che quel movente resta oscuro: “Cosa ha fatto Lorys di così grave per meritare di morire?”. Poi, spiega: “Il ricavato del libro sarà dato al mio figlio più piccolo che potrà usufruirne quando avrà 18 anni”.
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