di Redazione
Diplomazia. Il sindaco Venticinque non crede ai decreti ingiuntivi per ottenere il dovuto dai Comuni debitori per il conferimento in discarica a San Biagio dei rifiuti. E per tale ragione ha iniziato un breve tour di incontri con i colleghi primi cittadini di Modica, Pozzallo e Ispica per rientrare dei 13 milioni di euro di credito per il conferimento dei rifiuti nella discarica sciclitana.
All’orizzonte, il rischio di riapertura di San Biagio, e di costruzione della terza vasca, come annunciato dal presidente dell’Ato Ambiente, Gianni Vindigni. I soldi ci sono, e gli altri sindaci iblei vogliono riaprire la discarica di scicli, che è di proprietà del Comune, ama a gestione ato ambiente.
“Il presidente dell’Ato Ambiente è mero esecutore della volontà dei soci, che sono i sindaci iblei e il presidente della Provincia. E nell’assemblea dei soci del 29 febbraio scorso si è deciso, a grande maggioranza, con la sol eccezione del sindaco di Scicli pro tempore Falla, che se occorre San Biagio dovrà essere riaperta”.
Il presidente dell’Ato Ambiente Ragusa Gianni Vindigni è stato chiaro.
Sia l’assessore all’ecologia Raffaele Giannone, che l’Udc, che Scicli e Tu, e da ultimo Patto per Scicli di Franco susino hanno detto no alla riapertura della discarica. Ma il tempo gioca contro la volontà degli sciclitani.
Da due anni si attende la bonifica della discarica di Petrapalio, mentre Scicli vanta un credito di oltre 13 milioni di euro nei confronti di Modica, Ispica e Pozzallo. Al momento nessuna soluzione è stata individuata per il recupero del credito per il conferimento a San Biagio.
Il sindaco Venticinque ha scelto la strada della mediazione, mentre nessun riscontro si è avuto del decreto ingiuntivo che Scicli aveva intentato verso Modica, cercando di requisire immobili di proprietà comunale. Tra questi, e nello scorso settembre fece un gran clamore, lo stadio comunale Nino Barone.
Venticinque ha sotterrato al momento l’ascia di guerra. C’è da capire quali garanzie potranno dargli in cambio i tre colleghi, mentre Modica ha reso noto che il debito complessivo di palazzo San Domenico ammonta a cinquantadue milioni di euro, una cifra che lo stesso Antonello Buscema definisce sconfortante.
Solo Modica deve a Scicli ben oltre gli otto milioni di euro.
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