di Redazione
“Siamo preoccupati per il grave disagio che si verrà a creare per venti lavoratori pur nel rispetto del piano aziendale”.
E’ Nicola Colombo, segretario della Camera del Lavoro, a parlare anche a nome di Cisl e Uil, in merito alla ristrutturazione aziendale dell’emittente radiotelevisiva Video Mediterraneo, e che comporterà, da qui a breve, al licenziamento di venti dipendenti.
Tra questi tre giornalisti, impiegati due part time ed uno full time; nove tecnici e nove del settore marketing redazionale.
Lunedi pomeriggio si è svolto un incontro nei locali dell’emittente, alla presenza di una delegazione di lavoratori, dei rappresentanti delle tre organizzazioni sindacali e della stessa emittente, per tentare di trovare una soluzione alla vicenda.
Assente l’associazione siciliana della stampa che, pur essendo invitata a presenziare, non è intervenuta.
“Siamo stati informati – spiega Nicola Colombo – della lettera inviata ai dipendenti sulla volontà – da parte dell’azienda – del ridimensionamento aziendale nell’ambito una ristrutturazione globale. Dopo avere appreso delle intenzioni dell’emittente, abbiamo avuto un primo approccio sullo stato attuale della vertenza. Ci siamo aggiornati a domani perchè abbiamo chiesto all’amministratore dell’azienda di spiegarci i criteri utilizzati per operare i licenziamenti e, in particolare, quale criterio è stato utilizzato per la selezione del personale da licenziare e se c’è la possibilità di utilizzare degli ammortizzatori sociali. Ci rendiamo conto – aggiunge il rappresentante della Cgil – della grande difficoltà che vive l’azienda ma siamo anche soddisfatti perchè l’amministratore si è impegnato a liquidare il pregresso – che risale allo scorso mese di gennaio – entro la fine di marzo”.
“Sono stato assente nell’assemblea di lunedi – spiega il segretario provinciale dell’Assostampa di Ragusa, Gianni Molè – per motivi professionali, ma già venerdi scorso abbiamo avuto un incontro con l’amministratore dell’azienda, al quale abbiamo chiesto di rivedere attentamente la situazione e di salvaguardare, quanto più possibile, i posti di lavoro. Nella riunione di domani, però, saremo presenti”.
L’Assostampa rappresenta, comunque, soltanto due giornalisti all’interno dell’azienda da qui anche le difficoltà ad intervenire in rappresentanza di tutti i giornalisti che lavorano all’interno dell’emittente.
“E’ una decisione sofferta ma inevitabile nell’ambito di un piano di ristrutturazione aziendale”. Carmelo Carpentieri, editore ed amministratore dell’emittente radiotelevisiva Video Mediterraneo, ha dovuto assumere tale drastica decisione per la stagnazione economica che si registra un pò in tutti i settori della vita cittadina e non solo. “Per operare una rivisitazione all’interno dell’azienda – spiega Carmelo Carpentieri – ma anche un suo rilancio, abbiamo dovuto operare una riduzione del personale per una situazione che sta diventando insostenibile. Abbiamo voluto effettuare un passaggio, che riteniamo obbligatorio, con le organizzazioni sindacali. All’interno dell’azienda, in effetti, c’è un settore che riteniamo non più consono alle nostre esigenze e che è rappresentato dalla produzione dove il personale è in esubero. La nostra proposta di licenziamento riguarda il personale che è stato assunto negli ultimi anni, per cui stiamo salvaguardando l’anzianità di servizio ma anche chi ha famiglia. Dovremo ritornare alla stessa produzione esistente nel 2004 all’interno dell’emittente. Da qualche mese, poi, sono venute a mancare risorse concrete e che ci davano la possibilità del mantenimento dell’attuale personale”.
Carmelo Carpentieri si riferisce ai programmi di cartomanzia che, da qualche mese, sono stati sospesi e che rappresentavano un’entrata finanziaria notevole per l’azienda. La difficile situazione finanziaria degli Enti ed il ristagno nell’economia complessiva, sono elementi da non sottovalutare anche per la sopravvivenza di una storica emittente radiotelevisiva.
Il piano di ridimensionamento occupazionale proposto dal gruppo editoriale Video Mediterraneo è un segnale preoccupante per il mantenimento degli standard qualitativi della programmazione e della proposta di informazione del gruppo stesso. Lo dice Gianni Molè, segretario provinciale del sindacato dei giornalisti. “La segreteria provinciale in questa difficile vertenza – aggiunge – punterà a salvaguardare innanzitutto i livelli occupazionali che sono garanzia di un’informazione attenta e scrupolosa per affrontare le complesse problematiche del territorio e soprattutto punterà a non far venire meno, nell’ambito dell’auspicato pluralismo dell’informazione in questo particolare e delicato momento preelettorale, una voce di riferimento in provincia di Ragusa e in Sicilia”.
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