Due sono modicani
di Redazione

Modica – Sei rinvii a giudizio sono stati decisi dal Giudice per le Udienze Preliminari del Tribunal di Modica, Patricia Di Marco, nei confronti di altrettanti allevatori per una movimentazione di bestiame in Sicilia. Si tratta di due modicani, S.C., 55 anni, e del figlio M.C., di 26 anni, difesi dall’avvocato Giovanni Iemmolo, dell’ultraottantenne B.S. del figlio di quest’ultima, L.B., di San Fratello, in provincia di Messina, difesi dall’avv. Salvatore Giurdanella, di G.P.T., di Nicosia, difeso dall’avvocato Mazzara Bologna, e di G.M. di Vizzini, difeso dall’avvocato Morana. Sono tutti accusati di un reato gravissimo e soprattutto contestato pochissime volte negli ultimi 25 anni: pericolo di diffusione di malattia pericolosa sul patrimonio zootecnico della Nazione e della salute pubblica. I due modicani, poi, sono accusati anche di contraffazione di sostanze alimentari destinate al consumo umano. Di mezzo ci sarebbero tre allevamenti, due dei quali a San Fratello, ed una movimentazione di ventisei bovini. I capi di bestiame, nonostante fossero sottoposti a vincolo sanitario per la brucellosi, attraverso false attestazioni di identità sarebbero stati movimentati su Modica, Nicosia, nell’ennese, e in una zona nei pressi di Vizzini, in provincia di Catania. Indagini svolte dalle forze dell’ordine portarono a scoprire i presunti reati con il conseguente deferimento alla Procura della Repubblica di Modica dei proprietari degli allevamenti sottoposti a controllo. I fatti si riferiscono ad un periodo antecedente al mese di giugno del 2008. I sei imputati compariranno davanti al Collegio Penale del Tribunale di Modica il prossimo quattro maggio.
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