Attualità
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03/07/2011 13:20

Digiacomo: Aprite l’aeroporto di Comiso

Una protesta simbolica

di Redazione

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La manifestazione a Catania
La manifestazione a Catania

Comiso – Nutrito il gruppo che, guidato dall’on. Pippo Digiacomo, stamani ha occupato pacificamente l’aeroporto di Catania. Oltre a parecchi cittadini e a diversi rappresentanti istituzionali e politici di alcune importanti città della provincia di Ragusa che hanno a cuore le sorti dell’aeroscalo comisano, ne facevano parte l’on. Roberto Ammatuna, il segretario provinciale del PD Salvo Zago, i sindaci di Modica e Vittoria, Antonello Buscema e Peppe Nicosia, i segretari cittadini del PD di Comiso, Ragusa e Acate, Gigi Bellassai, Pippo Calabrese e Francesco Lantino, e, poco prima che la protesta finisse, è venuto a dare la sua solidarietà ai manifestanti anche l’on. Peppe Lumia.

L’on. Digiacomo, dopo avere ringraziato per la presenza e la solidarietà i colleghi e gli amici intervenuti, ha voluto precisare che “se tenere chiusa la struttura aeroportuale è stata fin qui una vergogna nazionale dal momento che è pronta da più di un anno, ora che anche la Regionesiciliana – facendo uno sforzo enorme data la nota situazione economico-finanziaria in cui versa – ha stanziato ben quattro milioni e mezzo di Euro per lo start up dell’aeroporto ex “Pio La Torre”, ora la situazione da vergognosa sta diventando politicamente delittuosa. Per colpa di un Governo nazionale che fa orecchio da mercante di fronte alle legittime richieste di un popolo, quello siciliano e ragusano, che vuole avere la sua opportunità di crescita. Un’opportunità che si è conquistato con onestà, dedizione e grazie a una classe dirigente seria, responsabile e lungimirante, di cui ho il privilegio di fare parte, che su questa struttura ci ha sempre creduto e per questa struttura ha sempre lottato e continua a lottare.”

L’on. Digiacomo, cui viene oggettivamente riconosciuta la paternità politica di questa importante opera infrastrutturale, ha infine aggiunto: “La storia non si fa con i se… ma sono davvero curioso di sapere se ci sarebbe bisogno di proteste così eclatanti per aprire un aeroportopronto se questo aeroporto si trovasse nel profondo nord, anziché nell’estremo lembo della Sicilia orientale; se Tremonti indugerebbe così tanto a porre una semplice firma per contribuire all’apertura dell’aeroscalo pagando i controllori di volo, e se politicanti romani di ogni risma e natura andrebbero a fare passerelle per compiacere sindaci distratti e inefficienti, come quello di Comiso, promettendo brindisi per inaugurazioni che, lo dico con orgoglio e un pizzico di immodestia, senza di noi ho la vaga sensazione che si farebbero alle calende greche”».