Attualità
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11/09/2007 09:44

Discarica, aperti i cancelli

di Redazione

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Un impressionante spiegamento di forze di polizia. Circa novanta uomini a presidiare i cancelli della discarica di San Biagio. E alla fine i camion compattatori di Modica, Ispica e Pozzallo sono entrati, per conferire non nella nuova vasca, che non è ancora collaudata, ma nella vecchia, quella che avrebbe dovuto servire solo Scicli.
E’ la sintesi di una mattinata di tensione, la seconda di protesta davanti alla discarica di Scicli, partecipata da tutte le forze politiche e sociali cittadine per dire no ai rifiuti dei Comuni del comprensorio, che non hanno pagato il debito complessivo, e ormai storicizzato, di tredici milioni di euro in favore di Scicli.
In forza dell’ordinanza del Presidente della Provincia del 27 agosto scorso (non può esistere una nuova ordinanza per autorizzare il conferimento in una vasca che non è ancora pronta) i compattatori dei tre Comuni del comprensorio hanno scaricato a Scicli, in quell’angolo della vecchia vasca, ormai quasi satura, dove negli ultimi due mesi ha abbancato gli Rsu solo Scicli.
I manifestanti, anche oggi diverse decine, tra consiglieri comunali, amministratori, ambientalisti e cittadini, alla fine hanno desistito quando, intorno alle nove e trenta del mattino l’alternativa è apparsa chiara. O i camion avrebbero conferito grazie al via libera che gli stessi manifestanti avrebbero dato liberando la strada di accesso alla discarica, o i camion sarebbero comunque entrati dopo che le forze di polizia avrebbero identificato e denunciato per interruzione di pubblico servizio i consiglieri comunali, gli amministratori, i singoli cittadini.
In discarica stavolta è arrivato, quando la situazione stava degenerando, il sindaco Falla, che ha assunto un ruolo di mediazione per evitare che a qualcuno saltassero i nervi.
“Il presidente dell’Ato Ambiente Vindigni ha fatto una evidente forzatura”, ha dichiarato laconico il primo cittadino. Forzatura, è l’unica parola con cui Bartolomeo Falla riesce a riassumere ciò che è successo. “Evidentemente a Vittoria non vogliono i rifiuti di Modica, Ispica e Pozzallo, e il presidente dell’Ato ha assecondato questa volontà”.
Sul volto dei manifestanti, era chiara la delusione per la sconfitta. Neanche la mobilitazione corale e unanime della città nelle sue rappresentanze più alte è riuscita a evitare che Scicli paghi il danno ambientale procurato dalla discarica. E i consiglieri hanno presentato anche un esposto all’autorità giudiziaria, scritto brevi manu seduta stante, per chiedere se San Biagio sia una struttura a norma.
Resta convocato in seduta permanente il consiglio comunale, mentre sarà indetta la prossima settimana una sorta di sciopero generale della città contro i rifiuti degli altri Comuni.
Intanto, i tre Comuni conferitori scaricheranno nella vecchia vasca sino alla saturazione, e nella nuova vasca, la cosiddetta San Biagio Due, quando questa sarà pronta.
“Non riesco a comprendere le ragioni dell’urgenza di conferire a Scicli –torna a dire il primo cittadino-. Per due mesi Modica, Pozzallo e Ispica hanno conferito a Vittoria, e l’ordinanza del 27 agosto prevedeva che lì si potesse continuare a conferire”.
Da sette anni, Scicli paga il danno ambientale ed economico per il conferimento dei rifiuti degli altri Comuni. In ragione della logica dell’emergenza.