L’avvocata Vella negli anni ha difeso anche il padre di Gaetano Maranzano, Vincenzo
di Redazione
Palermo – “Insanabili divergenze sulla strategia difensiva”, con questa motivazione l’avvocata Rosanna Vella rinuncia al mandato. Non è più la penalista ad assistere Gaetano Maranzano, assassino reo confesso di Paolo Taormina, ucciso una settimana fa davanti ad un pub in via Spinuzza.
Di più non trapela. Ci sono ragioni deontologiche che impongono il silenzio al difensore a cui subentrerà un collega.
L’avvocata Vella negli anni ha difeso anche il padre di Gaetano Maranzano, Vincenzo, condannato per il tentato omicidio Colombo, avvenuto allo Zen, ma assolto dall’accusa di avere fatto parte di Cosa Nostra.
Maranzano, filmato dalle telecamere di sorveglianza del locale nella zona del Teatro Massimo, ha confessato il delitto davanti ai pubblici ministeri Maurizio Bonaccorso e Ornella Di Rienzo. Ha detto di avere sparato un colpo alla nuca del ventenne, dopo averlo riconosciuto nel locale che gestiva con la sua famiglia.
Ha sostenuto che la vittima alcuni mesi fa avesse importunato la moglie sui social. Una circostanza ancora non riscontrata dagli investigatori e smentita dagli amici della vittima. Silenzio assoluto, invece, sui nomi delle persone che si trovavano insieme a lui la notte del delitto.
Alcune potrebbero averlo aiutato nella fase della fuga, altre hanno fornito false informazioni al pubblico ministero e sono state iscritte nel registro degli indagati. Uno di loro ha certamente partecipato alla lite precedente al delitto, schiaffeggiando un cliente del locale.
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