di Redazione

CARONIA, 10 AGO Sono proseguite anche la notte
scorsa, per il settimo giorno consecutivo, le ricerche del
piccolo Gioele scomparso insieme alla madre Viviana Parisi poi
trovata morta nelle campagne di Caronia due giorni fa. Vigili
del fuoco, protezione civile, polizia, finanza, carabinieri con
unità cinofile e droni oggi stanno setacciando una nuova area.
Sono stati già controllati più di 500 ettari, compresi pozzi,
rifugi e casolari che si trovano nelle campagna di Caronia,
sottostante l’autostrada A20 Messina Palermo dove Viviana Parisi
ha avuto un incidente con la sua auto prima di scavalcare il
guard rail e scomparire con il piccole Gioele.
Gli investigatori hanno sentito i familiari di Viviana e
ascolteranno, tra i testimoni, gli operai del furgone che si
occupa di manutenzione autostradale con il quale l’Opel Corsa di
Viviana ha impattato nella galleria Turdo e che l’hanno vista
allontanarsi dopo aver lasciato l’auto nella piazzola. Il suo
percorso resta un ‘giallo’ ancora al vaglio della Procura di
Patti e della polizia che non escludono alcuna ipotesi. Sul
tavolo degli investigatori sono diversi gli scenari possibili:
la madre avrebbe ucciso il figlio e poi si sarebbe suicidata, la
donna sarebbe stata uccisa da qualcuno che ha portato via il
bambino, Viviana avrebbe affidato Gioiele a qualcuno per poi
togliersi la vita. Non si esclude neppure un incidente: la donna
correndo potrebbe essere caduta violentemente e sbattuto la
testa e il piccolo sarebbe fuggito. Solo tesi, al momento, senza
una vera soluzione. Particolari utili alla ricostruzione della
dinamica dell’accaduto arriveranno dall’autopsia che chiarirà le
cause della morte della donna. Ma la priorità per tutti, per il
momento, resta una sola: trovare Gioiele, e il tempo non è un
amico dei soccorritori. (ANSA).
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