La clamorosa marcia indietro sul cimitero
di Redazione


Modica – “È mio dovere informare la cittadinanza che oggi sono stati messi in quarantena ben 12 concittadini modicani. Tutti sono venuti a contatto con uno dei componenti del gruppo individuato a Ragusa all’interno di uno studio professionale. Oltre ad essere stati messi in quarantena saranno sottoposti domani a tampone per controllare il loro stato di salute”.
Ad annunciarlo è il sindaco di Modica, Ignazio Abbate.
“Alla luce di questa ultima notizia, con grande rammarico, visti i casi potenziali sul territorio modicani, mi vedo costretto a rallentare le operazioni di ritorno alla normalità (a cominciare dal cimitero) fino a quando non avremo notizie certe circa l’esito dei tamponi.
Nel frattempo ricominceremo domani la sanificazione delle strade del perimetro urbano e finiremo quelle agli ingressi e nei viali del cimitero. Purtroppo dobbiamo tenere a freno facili entusiasmi e restare concentrati sull’obiettivo, alla luce di notizie come questa tutto passa in secondo piano”.
La scusa è perfetta e consente al sindaco la clamorosa retromarcia circa la decisione, contro legge, di riaprire il cimitero, che ha costretto la Prefettura a disporre nei giorni scorsi la cinturazione del camposanto da parte delle forze dell’ordine al fine di evitare che lo stesso venisse aperto.
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