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18/12/2007 00:00

Domenica confronto tra A.s.d Handball Scicli e A.s.d Reusia

di Redazione

Quartiere Jungi, domenica 16 alle ore 11.00 al Geodetico si affrontano per la terza giornata del campionato di serie C di pallamano l’A.s.d Handball Scicli e l’ A.s.d Reusia.

Derby annunciato come combattuto, viste le buone prestazioni  sin qui offerte dai padroni di casa sciclitani ritenuti in grado di potersi opporre alla formazione leader della classifica.

Sul campo la disparità di forze si presenta,invece, subito netta ed il risultato assume fin dai primi minuti i contorni della disfatta per i locali sotto anche di più di dieci gol e costretti a rincorrere per tutta la prima frazione di gioco.

A poco servono gli accorgimenti tattici adottati durante l’intervallo dai senatori della squadra; per lunghi tratti della ripresa,infatti, il match continua a scorrere sotto il controllo assoluto degli iblei , mai messi seriamente in difficoltà dai uno Scicli privo di idee e frastornato da un avversario dimostratosi ben al di sopra delle aspettative precedenti la gara.

Solo negli ultimi dieci minuti di gioco, lo Scicli tenta un disperato forcing per rendere meno pesante il passivo e regalare qualche sprazzo di buon gioco allo sparuto gruppo di spettatori venuto ad assistere all’incontro. La partita termina sul punteggio di 14 a 22 per il Reusia.

Prestazione opaca offerta dalla squadra di casa capace di mostrare solo qualche isolata iniziativa personale e nulla più.

L’ Handball Scicli torna con i piedi per terra ed affronta la realtà del suo campionato di serie C 2007/2008, fatta di fatica,ricerca di umiltà e spirito di squadra, per evitare il ripetersi di prestazioni negative come quella offerta nell’ultimo incontro casalingo ed inizia già da domenica prossima alle ore 12.00 nuovamente tra le mura amiche contro il San Giovanni La Punta.

Onestà impone di ammettere che i presupposti per un risultato del genere erano già stati creati con la cancellazione dell’allenamento del venerdì, a causa dell’impossibilità dei giocatori di prendervi parte dato il l’orario tardo – dalle ore 21.30 alle ore 22.30- e dal rifiuto posto dai responsabili dell’impianto di poter modificare la situazione per favorire la società. Andando a consultare la tabella degli orari affissa in bacheca all’interno dell’impianto- e di pubblica visone- tra l’altro sarà facile osservare come, nell’arco della settimana e negli orari più consoni per allenamenti di società agonistiche,sia stato inserito tra gli altri un gruppo amatoriale di cestisti (che usufruisce di strutture che poco hanno a che fare con la natura della loro attività sportiva) che – a quanto pare- ricomprende casualmente tra i suoi membri uno degli stessi responsabili alle assegnazioni delle fasce orarie per gli allenamenti.

È davvero possibile permettere che ingiustizie di questo tipo si consumino, anche e soprattutto in ambito sportivo,dove la cultura dell’onestà e della passione dovrebbero essere tutelate per dar esempio ai giovani su come ci si debba comportare anche nella vita di tutti i giorni?O magari ormai siamo tanto avvezzi alle beghe di potere pre-elettorali, agli scandali ambientali ed ai fatti di cronaca da scordare il valore del rispetto degli altri?

In ultimo mi chiedo e giro anche a voi un altro quesito, che senso ha celebrare feste come il Natale – visto che siamo in periodo- se poi nella vita quotidiana non diamo alcun segno, anche in situazioni semplici da risolvere (o meglio ancora da evitare) come questa, di ciò che festività del genere vogliono ricordare ed insegnare a tutti noi?

                                                                                                                                                           Guglielmo Pacetto