di Redazione

Roma, 5 set. E’ stato per decenni il simbolo della lotta per gli animali in via di estinzione, la sua mascherina bianca e nera campeggia addirittura nel logo del Wwf. Ora finalmente il panda gigante e’ fuori dalla lista rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn) rispetto alle specie ‘a rischio estinzione’, ma resta ‘vulnerabile’. Come riferisce la Bbc, grazie infatti alla politica di ripopolamento portata avanti in Cina, i numeri sono tornati a salire e ormai si contano 1.864 esemplari adulti del simpatico mammifero, ai quali si aggiungono quasi 200 cuccioli. ‘Prove da una serie di misurazioni su scala nazionale indicano che il declino e’ stato fermato, e la popolazione ha cominciato a crescere’, si legge nel rapporto dell’Iucn, che sottolinea come ‘gli sforzi del governo cinese per conservare questa specie siano efficaci’. Se l’estinzione sembra al momento scongiurata, il pericolo non e’ ancora lontano, dal momento che il cambiamento climatico rischia di spazzare via oltre un terzo dell’habitat del panda gigante nei prossimi 80 anni. Le belle notizie pero’ sono finite: il gorilla orientale, il piu’ grande primate vivente al mondo, e’ invece ora a rischio estinzione, con una riduzione della popolazione del 70% negli ultimi due decenni. Il bracconaggio ha ridotto notevolmente la sua presenza, con soli 5mila esemplari in tutto il mondo. Ma non e’ solo. Nella lista rossa dell’Iucn, ci sono 4 delle 6 specie di grandi primati, come il gorilla orientale, occidentale, l’orango del Borneo e quello di Sumatra. In tutto, sono 82.954 le specie, animali e vegetali, registrate nella lista rossa, di cui quasi un terzo sono a rischio estinzione .
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