Sotto i ferri dal 25 maggio
di Redazione

Ragusa – Per paura del Coronavirus non sono andati in ospedale. O, meglio, non hanno potuto fruire delle prestazioni sanitarie programmate, per colpa dell’emergenza Covid-19. Sono oltre mille i pazienti in attesa di finire sotto i ferri della sala operatoria in provincia di Ragusa. E potranno fruire delle prestazioni sanitarie a partire dal 25 maggio.
«Abbiamo pronta la circolare che dal 25 maggio farà riaprire le strutture sanitarie ed ospedaliere per riprendere l’erogazione di tutte le prestazioni ordinarie, anche intramoenia ed extramoenia». Lo ha annunciato Ruggero Razza nel corso della conferenza stampa convocata ieri. L’assessore ha illustrato i criteri, ai quali tutti i centri di erogazione di servizi sanitari dovranno uniformarsi a partire da lunedì prossimo. Tali criteri sono essenzialmente tre:
– Il criterio epideminologico: per attenuare il monitoraggi clinico legato ai casi covid sul territorio e nelle strutture sanitarie e la mappature dei tamponi eseguiti;
– Il criterio dall’adeguata gestione dei posti letto, tanto per i pazienti positvi al Covid, con il rispetto delle norme sul distanziamento e sui percorsi separati, quanto per i casi sospetti. Il monitoraggio della disponibilità delle strutture ricettive per pazienti clinicamente guariti che non possono fare la quarantena a domicilio.
– Il criterio di monitoraggio della diffusione virale: con due “sottoparametri”: la capacità di effettuare i test e tracciamento dei contatti per isolare casi sospetti con il contributo della rete del territorio.
Questa azione di monitoraggio impegnerà i primi 60 giorni a partire dal 25 di maggio con una prognosi di rivalutazione ogni 30 giorni e con la raccolta degli indici ogni 72 ore per i primi 14 giorni e poi settimanalmente. “Troppo spesso si è pensato alla Fase 2 come uno scampato pericolo. Fase 2 invece vuol dire che il sistema sanitario è posto a garanzia della prosecuzione e del funzionamento del sistema economico” ha affermato l’assessore. C’è poi il tema della gestione del paziente nei pronto soccorso dell’isola: “Ci saranno percorsi separati, con protocolli di monitoraggio tanto per i pazienti quanto per gli operatori – annuncia Razza – con l’individuazione e differenziazione dei pazienti che necessitano o no di un ricovero, e con l’adozione del protocollo di gestione per gli interventi chirurgici di urgenza.”
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