Attualità
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19/04/2010 22:14

Dopo il no alla sfilata dei cavalli si cerca di ricorrere ai carretti

Commissione in affanno per la festa di San Vincenzo

di Gazzettadelsud

Acate – Una sfilata di carretti lungo corso Indipendenza al posto del palio. Potrebbe essere questa l’ultima chance cui aggrapparsi nella speranza di non fare passare sotto tono i festeggiamenti in onore di San Vincenzo.
La commissione lavora di gran lena e l’idea sarebbe quella di proporre venerdì solo la sfilata del corteo storico, che simboleggia i principi di Biscari, seguita dagli sbandieratori e dalle bande musicali. Sabato il consueto intrattenimento con un concerto musicale, mentre domenica pomeriggio la sfilata dei carretti, oltre alla processione del simulacro del Santo.
Non è il palio e neanche la manifestazione equestre che si era tentata di allestire, ma almeno i cavalli non mancheranno. In questo modo non servirà più il parere del Comitato per l’ordine e la sicurezza e neanche l’autorizzazione della questura.
Il sindaco Giovanni Caruso non demorde e non ci sta a vedersi scippato ogni riferimento alla tradizione. Ovviamente, spiega il primo cittadino, anche se si tratta del secondo anno consecutivo, «non ci rassegneremo e lavoreremo con più convinzione, anche se credo che abbiamo fatto l’impossibile, perché il prossimo anno non sorgano ancora intoppi. Rivedremo ogni cosa e nulla esclude di ritornare alla tradizione originaria, che consisteva appunto in una semplice presentazione di cavalli da parte dei proprietari».
Tra i cittadini gli animi non si sono ancora sopiti, mentre l’opposizione incalza. Pur chiedendo le dimissioni dell’assessore agli Spettacoli e turismo Cettina Azzara, il vero bersaglio rimane il sindaco. «Caruso – si legge in un documento che fa riferimento a Rinascimento acatese – dopo circa tre secoli, firma il certificato di morte del palio per la sua incapacità di tenere lontane le organizzazioni criminali e mafiose. Le responsabilità politiche e amministrative sono evidenti, perché gli inviti delle autorità a riportare legalità nei festeggiamenti sono caduti nel vuoto. Siamo di fronte alla solita superficialità e la mancanza di una seria programmazione da una parte e l’incapacità di coinvolgere la società civile hanno portato al diniego».