Cronaca
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20/11/2025 10:09

Dopo l’arresto, l’attrice Loredana Cannata è stata rilasciata e bandita a vita dal Vaticano

Non potrà più accedere al territorio dello Stato Vaticano

di Redazione

Città del Vaticano – “Aggiornamento: mi hanno rilasciata, ma sono stata bandita a vita dal Vaticano!”
È Loredana Cannata, attrice nativa di Giarratana, nel ragusano, ad annunciare di essere stata rilasciata dalla gendarmeria vaticana ieri sera dopo l’arresto.

Attivista dell’organizzazione internazionale Peta, ha issato un cartello chiedendo a Papa Leone di prendere le distanze da una pratica crudele che in molti Paesi è spesso accompagnata dalla benedizione si sacerdoti cattolici

L’attrice Loredana Cannata è stata arrestata ieri mattina durante l’udienza generale di Papa Leone XIV in Vaticano, dopo avere saltato la transenna indossando una maglietta con la scritta «La corrida è peccato» e impugnando un cartello con il messaggio «Papa Leone: aiutaci ad abolire la corrida».

Cannata è una attivista di People for ethical threatment of animals (Peta) e la sua azione rientrava nella campagna che da tempo l’organizzazione conduce a livello mondiale per chiedere alla Chiesa cattolica di prendere le distanze da una pratica considerata violenta e crudele. In Spagna e in altri Paesi latino-americani, dove ancora forte è il sentimento religioso, capita infatti spesso che degli esponenti del clero siano chiamati a dare la loro benedizione a feste o eventi in cui gli animali sono oggetto di maltrattamenti. E la corrida ne è l’esempio più eclatante.

Loredana Cannata si è presentata in mattinata in piazza San Pietro, come tanti fedeli arrivati per l’udienza generale. E ad un certo punto ha inscenato la manifestazione. Le guardie svizzere e il personale addetto alla sicurezza l’ha subito raggiunta e fermata. Come da previsione, peraltro. Ma l’intento era quello di lanciare un nuovo messaggio pubblico di sensibilizzazione e proprio in un contesto in cui l’invito ad una maggiore compassione nei confronti degli animali dovrebbe essere condiviso. Papa Leone, del resto, già in questi primi mesi di pontificato ha preso più volte posizione sui temi dell’ambiente e della conservazione della natura. E nelle settimane scorse aveva anche rilanciato il messaggio di San Francesco sull’essere «creature fra le creature», conservatori della natura e non approfittatori.

La corrida e altri eventi folkloristici che presuppongono violenze sugli animali – basti pensare alle iniziative del Venerdì Santo in Spagna che si accompagnano spesso da azioni aberranti come il dare alle fiamme le corna di un toro per vederlo poi correre terrorizzato – sono però ancora molto diffusi, malgrado anche molta dell’opinione pubblica locale ne stia via via prendendo le distanze. E spesso, essendo in molti casi abbinati a ricorrenze religiose, hanno un prologo che prevede la benedizione da parte di un sacerdote.

«Papa Leone e i cristiani di tutto il mondo – commenta Loredana Cannata – non possono più restare a guardare mentre i tori terrorizzati vengono torturati senza pietà e uccisi violentemente durante le corride ogni anno. Considerato che alcuni sacerdoti cattolici sostengono e benedicono attivamente tali eventi crudeli, risulta urgente un intervento da parte della Chiesa. Esortiamo tutti a unirsi a noi nell’invitare Papa Leone a difendere tutto il creato e a porre fine ai legami della Chiesa con la corrida».