Alessio Cascone, Alessandro Modica e Peppe Flamingo guidano il campionato italiano
di Michelangelo Barbagallo

Ragusa – Due ragusani guidano il campionato italiano di Drifting D1 Stella. Lo fanno nella categoria Street Legal. Sono Alessando Modica, di Modica e Alessio Cascone di Ragusa.
Non lontano, anzi davvero vicino, al quarto posto, si trova un altro sportivo ibleo, il modicano Peppe Flamingo. In uno sport tutto a motori che sta prendendo lentamente piede, riconosciuto da Aci Csai, i tre ragusani hanno saputo eccellere con prestazioni in pista davvero incredibili.
Nell’ultima tappa il podio è stato in verità tutto per loro, con Alessio Cascone al primo posto, con la sua Subaru Impreza Sti, Alessandro Modica al secondo posto con la Nissan 300sx e Giuseppe Flamingo al terzo posto con la Bmw M3 E46. Hanno acquisiti punti tali da portarli in cima al campionato, lasciandosi dietro tanti altri bravi concorrenti. Ma cos’è il drifting? Alessio Cascone, per l’appunto primo nel podio nell’ultima gara di campionato, a fine agosto a Varano de Melegari, spiega che non è altro che “l’arte di derapare in curva”. Più precisamente significa percorrere una curva portando l’auto in sovrasterzo e mantenendola di traverso per tutta la percorrenza della curva, rispettando comunque quella che è la traiettoria ideale da seguire. Durante questa manovra bisogna mantenere le ruote in costante pattinamento, agendo sul pedale dell’acceleratore nei tempi e nella quantità corretta. “Questo è un elemento essenziale del drifting in quanto in esso risiede la differenza con il semplice e ben più noto sovrasterzo di potenza. Quest’ultimo infatti consiste nella momentanea perdita di aderenza delle ruote posteriori in vetture a trazione posteriore dovuta ad un eccesso di gas, ed all’immediato o quasi recupero della vettura mediante la giusta quantità di controsterzo. Il drifting invece, consiste nel controsterzare ma non in misura sufficiente al riallineameno della vettura, bensì in una misura leggermente inferiore in modo da non interrompere l’intraversamento dell’auto, ma anzi prolungandolo, agendo in modo opportuno sull’acceleratore così da non permettere alle ruote di riprendere piena aderenza, ma sfruttandole solo per ricevere la spinta sufficiente a bilanciare il mezzo e completare la curva derapando”. I piloti che corrono nei campionati di drifting poi, devono riuscire a raccordare le curve. Questo significa che nel tratto di congiunzione tra una curva e l’altra devono sempre mantenere lo slittamento delle ruote, in modo che ogni sovrasterzo faccia da “pendolo” a quello successivo. Insomma uno sport che diventa inevitabilmente anche un vero e proprio spettacolo mozzafiato dove non manca comunque il rischio visto che una manovra errata potrebbe mandare fuori strada o addirittura fare ribaltare l’automobile. Nata in Giappone, questa disciplina è ormai da anni diventata uno sport ufficiale anche negli Stati Uniti, in Inghilterra, Malesia, Australia, dove si tengono dei veri e propri campionati, i D1 Professional Drift Series. Le vetture partecipanti, sono vere e proprie auto da competizione, con roll-bar, stacca batteria, estintori, sistemi frenanti ed assetti speciali, oltre che, ovviamente, motori fortemente elaborati. “In ogni caso e per fortuna – commenta Alessio Cascone – per dedicarsi alla meravigliosa arte del drifting non è necessario investire le somme indispensabili per le note gare di velocità. Infatti con una qualsiasi vettura a trazione posteriore è possibile “derapare” e divertirsi. Basti pensare che diffusissime in questa disciplina sono le Mazda Mx-5, vetture piccole ed economiche, dotate di propulsori di 1.600 cc che erogano potenze abbastanza modeste”. Ai tre ragusani saliti sul podio nell’ultima tappa e al resto del campionato, che ha anche la categoria Racing, sono stati davvero numerosi gli speciali che Raisport e Sky hanno dedicato con interviste, commenti e video, tra l’altro presenti anche su internet. E proprio dai filmati è possibile capire l’adrenalina che questo particolare sport scatena, tra curve e controsterzate degne delle migliori scene del telefilm Hazzard o di tante altre scene cinematografiche con alla guida bravissimi stuntman. Ma qua si fa sul serio e con tempi sempre più ridotti.
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