Attualità
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16/03/2018 16:06

Due giovani chiaramontani al campionato mondiale di Pizza Bianca

Una pizza su tre livelli di gusto che è anche un omaggio alla chiaramontanità.

di Irene Savasta

Peppe Barresi e Vito Albani
Peppe Barresi e Vito Albani

Chiaramonte Gulfi – Due giovani chiaramontani hanno partecipato alla quarta edizione del campionato mondiale di Pizza Bianca che si è tenuto ad Augusta, piazzandosi al 4° posto su 35 partecipanti. Stiamo parlando di Peppe Barresi, pizzaiolo del Piper e Vito Albani di Villa Bacchus, rispettivamente di 21 e 22 anni. Il campionato è suddiviso in diverse categorie e i due giovanissimi pizzaioli hanno partecipato nella categoria a due “Pizzaiolo e chef” dove si sono classificati quarti. Peppe Barresi, inoltre, ha anche partecipato alla prova d’abilità “chiususa box”, piazzandosi al terzo posto.

Si è trattata della prima partecipazione a questa importantissima sfida di settore per i due giovani concorrenti che hanno commentato: “E’ stato il nostro primo anno e non potevamo far di meglio, siamo contenti dell’ottimo risultato che ha portato lustro anche ai nostri titolari “Piper” e “Villa Bacchus”: abbiamo unito le forze e siamo riusciti a regalare questa soddisfazione sia a noi che alla città di Chiaramonte”.
La pizza preparata da Vito Albani e Peppe Barresi è una specialità molto elaborata suddivisa in tre parti: la prima parte costituisce l’antipasto della pizza formato da stracciatella di bufala, mortadella d’asina, “lassini” e julienne di gentilina.
Nella seconda parte della pizza, invece, vi è un contrasto tra il dolce dei fichi e il salato della mortadella quindi è stato definito “il dessert della pizza”.

Infine l’ultima parte, vicino ai bordi:  la pizza è stata servita con una sferificazione di lime (cucina molecolare) il cui obbiettivo era quello di pulire la bocca: potremmo definirlo, “Il sorbetto della pizza”.
Un’opera d’arte, insomma, in una pizza che è anche un omaggio ad alcuni prodotti tipici della città di Chiaramonte, come la mortadella d’asina, la julienne di gelatina o le erbe spontanee tipicamente nostrane, i “lassini”.