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18/02/2013 18:04

Due richieste per due nuovi chalet a Sampieri

Il Comune ha già detto no

di Redazione string(0) ""

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La spiaggia di Sampieri
La spiaggia di Sampieri

Scicli – Dopo Donnalucata, Sampieri.

Due richieste, per due nuovi stabilimenti balneari, sono state presentate da altrettanti privati per il lido principale di Sampieri.

Tra l’ottobre e il novembre 2012 sono arrivate all’indirizzo del Comune di Scicli ben due richieste di costruzioni, rispettivamente di 1500 e 1750 mq, sulla spiaggia di Sampieri dove già insistono diversi stabilimenti balneari. I termini per un reclamo sono terminati, anche se il Comune ha già dato parere negativo a entrambe le richieste.

Una propone un’area attrezzata, l’altra uno chalet, ma entrambe non sono contemplate dal Piano Spiagge a suo tempo approvato dal Comune. Caso diverso quello del nuovo chalet al lido Micenci di Donnalucata. In quel caso il piano spiagge prevede l’area di ricovero per natanti e la legge dice che a servizio dell’area può essere impiantato un chioschetto di 25 metri quadri. Tradotto: il Comune non può negare al richiedente di Donnalucata l’autorizzazione dato che lo stesso Comune a suo tempo ha previsto un’area di 2.200 metri quadri per ricovero natanti nel piano spiagge.

Il destinatario principale di questo genere di richieste è in realtà l’assessorato al territorio e ambiente della Regione Siciliana, il Comune è solo uno degli enti in indirizzo, e neanche il principale. L’assessorato regionale può, in linea teorica, autorizzare uno chalet, anche in assenza di previsione del piano spiagge comunale, concedendo una deroga.

A Sampieri, la situazione allo stato odierno è la seguente. Esiste il Pata Pata, il Pappafico, più in là il Marsa Siclà, e in ultimo lo stabilimento di Baia Samuele. Come è noto ai più, Marsa Siclà e Baia Samuele stanno attraversando guai giudiziari che poco lasciano presagire sul futuro. Ma, stando così le cose, ci sono quattro stabilimenti lungo due chilometri di costa. La Regione potrebbe concedere il titolo concessorio nonostante il parere contrario del Comune, ma a questo punto i due privati autorizzati dovrebbero comunque fare i conti con l’amministrazione sciclitana, che non è tenuta, proprio in ragione di un parere negativo a monte, a rilasciare le successive autorizzazioni.

Allo stato dei fatti appare chiara una cosa: sempre maggiori sono le probabilità che venga autorizzato il ricovero per natanti, per un’estensione di 2.200 metri quadri, al lido Micenci a Donnalucata, e che nasca l’annesso chioschetto di 25 metri quadri.

Esistono appetiti espliciti su Sampieri che sembrano invece destinati a restare inesauditi.

La polemica sul proliferare di stabilimenti balneari sembra solo all’inizio, e coinvolge interessi imprenditoriali o speculativi, a seconda dei punti di vista, e la voglia dei residenti più conservatori di non veder nascere nuove potenziali fonti di movida notturna. Tutto ciò diventa campo di scontro politico. 

 

 

Chalet come funghi

 

In poco più di una settimana sono sbucate fuori tre richieste, tutte risalenti nel tempo a un periodo precedente, per altrettanti nuovi chalet, uno da far nascere nella spiaggia di Micenci, a Donnalucata, gli altri due a Sampieri.

L’opinione pubblica sciclitana è scossa dal moltiplicarsi di notizie relative a insediamenti, che sembrano attentare alle spiagge libere, senza che il circuito della politica ne sia minimamente informato. E questo alimenta le teorie complottistiche per cui si sospetta che vi siano chissà quali interessi dietro. In verità, la procedura richiede che le domande per i nuovi chalet debbano essere inoltrate alla Regione. Il Comune è solo uno degli enti in indirizzo e si limita a constatare se nel piano spiagge approvato qualche anno fa esiste o meno una previsione di stabilimento.

La Regione può in teoria contraddire il Comune e dare l’ok anche in assenza di previsione, ma questo non toglie che il Comune possa ulteriormente dire di no in una fase successiva. Strutture nate come precarie, gli chalet diventano definitive e capitalizzano un aumento di valore di mercato enorme in appena una stagione. Stando ad alcune indagini di mercato, il valore minimo di uno chalet lungo la costa sciclitana è di 150 mila euro, per arrivare a richieste di 750 mila euro in taluni casi.