Entrato alla Rai nel 1961, ha lavorato al Tg2 ed è stato il primo giornalista a condurre il telegiornale, oltre a diverse trasmissioni di approfondimento. Aveva 83 anni ed era ricoverato nella clinica romana Quisisana
di Redazione

Roma – È scomparso la notte scorsa il giornalista Giancarlo Santalmassi. Aveva 83 anni ed era ricoverato nella clinica romana Quisisana.
Nato a Roma, all’inizio degli anni ’60 iniziò la carriera collaborando con il settimanale Panorama. Entrato alla Rai nel 1961, ha lavorato al Tg2 ed è stato il primo giornalista a condurre il telegiornale, oltre a diverse trasmissioni di approfondimento. Ha poi diretto Radio Rai, per la quale ha fondato e condotto la trasmissione Zapping. Ha diretto anche Radio24 dal 2005 al 2008., l’emittente del Sole 24 Ore, per la quale ha condotto il talk show Viva Voce. È stato poi dal 2013 fondatore, direttore e opinionista del sito di commenti online InPiù.
Santalmassi era malato da tempo, per sei mesi è stato ricoverato al San Camillo di Roma in terapia intensiva, ma – sottolineano i familiari – ha conservato sempre una grandissima forza di volontà: «Era attaccatissimo alla vita. Pensavamo anche anche stavolta ce l’avrebbe fatta. Ma c’è stato un peggioramento improvviso». Un uomo sempre pronto ad affrontare i cambiamenti dei media, con occhio attento alle trasformazioni della società e all’ascolto da parte del pubblico. Le condoglianze della Rai sono nel segno di questa sua visione libera da pregiudizi e aperta sul futuro: «L’ad Giampaolo Rossi, il direttore generale Roberto Sergio e il consiglio di amministrazione Rai, a nome dell’azienda, esprimono ai familiari il proprio cordoglio per la scomparsa di Giancarlo Santalmassi, volto storico dell’informazione Rai e – dal sequestro Moro all’attentato a Giovanni Paolo II – testimone di alcuni dei momenti più drammatici del secolo scorso. Una passione per il giornalismo e un rigore nella narrazione messi al servizio della Rai anche come direttore della radio.»
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