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22/03/2009 01:21

E’ morto Giuseppe Bonaviri, poeta di Sicilia

di Redazione

Poco conosciuto al grande pubblico, si è spento a Frosinone, all’età di 84 anni Giuseppe Bonaviri, scrittore e poeta. Era nato a Mineo in provincia di Catania. Più volte entrato nella rosa dei candidati al premio Nobel, era un medico cardiologo, esercitando la professione anche da scrittore. Fortemente legato alla sua terra, dopo il romanzo Il sarto della strada lunga (1954), che aveva ottenuto grande approvazione da parte di Elio Vittorini e per questo pubblicato da Einaudi, Bonaviri abbandonò i moduli più nerorelistici per approdare ad una scrittura fantastica, che richiama Italo Calvino.

Sempre attento a cogliere la dimensione magica e  arcaica della natura, Bonaviri ha dato il ruolo di protagonista  ad una mitica e magica Sicilia, anche sulle suggestioni della  natia Mineo nei cui dintorni c’erano i resti di un villaggio  preistorico. Il romanzo Il fiume di Pietra (1964) che ha come protagonisti un gruppo di ragazzi di campagna e la trilogia La divina foresta  (1969), Notti sull’altura (1971), L’isola amorosa (1973) sono  uno spaccato del mondo siciliano, greco e saraceno, fatto di  paesaggi e presenza oniriche. Il suo lavoro più riuscito è  considerato il romanzo del ’78 Dolcissimo, una surreale discesa agli inferi della città di Zebulonia-Mineo.

Sono seguiti  Novelle Saracene, (1980), i romanzi L’incominciamento (1983),  Dormisveglia (1988), Ghigò (1990), Il vicolo blu (2003) e le  raccolte di poesie O corpo sospiroso (1982), L’asprura nel 1986,  I cavalli lunari nel 2004. Nel 2006 ha pubblicato Autobiografia in do minore. Nel 2007  si è raccontato nel documentario Bonaviri ritratto di  Massimiliano Perrotta. Rimase affezionato sempre al suo primo  romanzo, scritto durante il servizio di leva a Casale Monferrato  in Piemonte, Il sarto della stradalunga. I suoi libri sono stati  pubblicato soprattutto da Rizzoli ma anche Mondadori e Sellerio.  Una fondazione porta il suo nome.