Un’anima discreta che ha lasciato il segno tra musica, scuola e cultura
di Gabriele Giannone


Modica – Sergio Carrubba se ne è andato così com’era vissuto: in punta di piedi, con discrezione ed eleganza. Raffinato musicista, compositore e figura chiave nell’educazione scolastica della sua città, Carrubba rappresentava un raro esempio di uomo d’altri tempi, colto, gentile, capace di piccoli grandi gesti come aprire la portiera a una donna.
Di profonda educazione cattolica, figlio di un direttore delle poste e di una madre insegnante, fu proprio quest’ultima a notare per prima il suo talento musicale. Aveva solo quattro anni quando posò le mani sul pianoforte per la prima volta. Da lì iniziò un cammino che avrebbe segnato profondamente la sua vita e quella di molti altri. L’incontro con Ausilia Pluchino, insegnante musicale di straordinaria sensibilità, fu determinante: intuì subito il grande potenziale del giovane Sergio. Si diplomò in pianoforte, composizione e direzione orchestrale, gettando le basi per una carriera artistica solida e ispirata.
Fu la Sea Musica a lanciare il suo primo album, Luana, dando il via a una carriera discografica intensa. Condivideva con la musicista Federica Poidomani Dolcetti – moglie del poeta modicano Raffaele Poidomani, “ultimo dei veristi siciliani” – una profonda passione per la musica di Fryderyk Chopin, che divenne colonna sonora non solo della sua vita privata, ma anche di molti suoi progetti artistici.
Le sue composizioni furono scelte da numerose compagnie teatrali italiane come colonna sonora dell’opera Uno sguardo dal ponte di Arthur Miller, a conferma della forza evocativa della sua musica.
Nel mondo della scuola, Sergio Carrubba seppe portare il rigore del musicista e la passione del maestro. Iniziò come insegnante di musica, ma fu la sua capacità di ascolto, la sua cultura vasta e la sua empatia a guidarlo verso ruoli dirigenziali. Nel 2010 ottenne la sua prima nomina a dirigente scolastico al Liceo Artistico della sua città, proseguendo poi al Liceo Galilei Campailla, dove lasciò un segno indelebile tra colleghi e studenti.
Nel 1998 fondò, assieme all’amico dott. Francesco Roccaro, la casa di edizioni musicali e discografiche AJ Punto Musica, con cui produsse oltre 25 lavori tra dischi, video e produzioni televisive.
Tra i suoi lavori più significativi, il Requiem ex aqua vita (2002), composto con Roccaro in occasione del centenario dell’alluvione che colpì la città di Modica, è un’opera di grande impatto emotivo e artistico, realizzata come docufilm orchestrato.
La camera ardente è stata allestita presso l’auditorium Pietro Floridia, luogo simbolico della vita culturale modicana, dove in tanti stanno rendendo omaggio a un uomo che ha saputo toccare le corde più profonde dell’animo umano, con la musica, con la cultura, con il cuore.
Sergio Carrubba lascia un’eredità silenziosa ma potente: quella di chi ha vissuto con stile, passione e rispetto per gli altri.
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