Cronaca
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16/01/2011 15:30

Ecco la casa di Archimede, il Pitagorico

La Domus Archimedea

di Redazione

La Domus Archimedea
La Domus Archimedea

Siracusa – Archimede ha finalmente trovato casa nella sua patria. In questa Siracusa che fu la sua culla e la sua bara. E che per tanti secoli lo aveva dimenticato. E ha trovato casa, dopo tante ricerche e abbandoni e rinvii e polemiche, in un palazzo avito (di casa Pupillo) sulla piazza a lui dedicata: piazza Archimede. La Domus archimedeain piazza Archimede è certamente il meglio per un’attrattiva mondiale. E lo sarà.
Un sopralluogo «eccellente» ha sancito l’eccellenza della Domus archimedea.Lo ha compiuto il direttore del Museo delle scienze di Barcelona, Wagen Sberg. Ed è rimasto entusiasta. Della struttura e della città. È proprio un buon auspicio.
I lavori di ristrutturazione sono giunti alla fase impiantistica. Ed è previsto che entro quest’anno la Domus archimedea sia ormai visitabile. I lavori, nello stabile di piazza Archimede, all’angolo con via dei Montalto, sono in stato avanzato. E procedono alacremente. Le macchine di Archimede sono pronte da anni ormai. Sono a Genova, nella sede di «Nuova musa», la società che insieme con «Agorà Sophia» ha inventato questo progetto. Sono state anche esposte in una mostra internazionale (non a Siracusa purtroppo). E sono pronte ad esser trasferite nella Domus di piazza Archimede. Naturalmente con gran successo. Ora non manca che accendere le fiaccole del successo nella sede definitiva di piazza Archimede.
Son trascorsi degli anni dal lancio del progetto di questo «museo di Archimede» nella patria di Archimede. Una patria ingrata. Come tutte le patrie. Di solito. Si son persi i fondi europei per la infruttuosa scadenza dei termini di progettazione e di realizzazione. 
La sede originariamente individuata era l’ex museo archeologico di piazza Duomo. Sede prestigiosa. Ma la Soprintendenza dei beni culturali, che lì ha sede, non è voluta uscirne. Nè, d’altra parte, il Comune ha mai indicato alla Soprintendenza una sede idonea.
Qualcuno ha poi pensato all’Antico mercato, sempre in Ortigia, come sede alternativa. Ma anche in quella occasione discussioni senza fine, riunioni senza fine. E poi nulla.
Vane sono risultate le battaglie di Fabio Granata, che aveva lanciato il progetto del museo archimedeo con Nuova musa e con i fondi europei.
Infine la proposta di Lela Pupillo, proprietaria del palazzo di piazza Archimede, e il marito Enrico Di Luciano: facciamolo da noi. Hanno rinunciato a tante altre allettanti proposte. Com’è naturale per un antico palazzo di piazza Archimede, che confina con palazzo Montalto. Ed ora siamo a qualche mese appena dall’apertura della Domus archimedea.