Roma - Dal prossimo 15 ottobre i canali specialistici Rai - da RaiStoria a RaiSport a RaiGUlp e via dicendo – trasmetteranno solo in Mpeg-4. Questo significa che sugli attuali apparecchi, di cui sono dotati la maggioranza degli spettatori, saranno oscurati e arriveranno solo a quelli più avanzati. Sino a fine anno saranno ancora visibili i 4 canali principali – Rai1, Rai2, Rai3 e RaiNews24 – ma a inizio 2022 il cambio riguarderà tutte, ma proprio tutte le reti: non solo quelle del servizio pubblico ma anche Mediaset, La7, Discovery Chanel e quant’altro. Viaggeranno esclusivamente su televisori in grado di recepire il nuovo segnale Mpeg-4, che subentrerà definitivamente al vecchio standard Mpeg-2.
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Tra 5-6 mesi toccherà dunque cambiare tutti tv, se si vorrà continuare a guardarla. Non è detto però che la totalità degli italiani sia disposta o possa permettersi il cambio: il nuovo modello dovrà essere infatti abbastanza potente da reggere l’ulteriore passaggio atteso per il 2023, quando arriverà il digitale terrestre di seconda generazione. Non servirà a molto il bonus sconto da 100 euro per l’acquisto, di cui si vocifera, e che sarebbe messo a disposizione di tutti a prescindere dal reddito.
Nonostante questo però, il canone Rai sarà tolto dal pagamento automatico nella bolletta della luce solo a fine 2022: la notizia dell’uscita della tassa dal conto dell’elettricità è stata diffusa ieri dalle agenzie di stampa e segue il rimprovero dell’Ue, che ha giudicato improprio il collegamento diretto dell’onere alle spese dell’utenza domestica. Si tornerà probabilmente al vecchio bollettino ad hoc, con tutti gli eventuali moduli da riempire e spedire per dichiarare che non si possiede il nuovo tipo di televisore.