Ragusa - Grazie soprattutto agli investitori esteri, in Italia il mercato immobiliare delle case al mare è molto dinamico. In Sicilia resta più contenuto e addirittura diminuisce in provincia di Messina (ad eccezione dell'isolata Panarea), mentre s'innalza a Ragusa. Parliamo solo delle abitazioni nelle principali frazioni marinare, le più gettonate in realtà non solo d'estate e per le vacanze, e non delle soluzioni pur pregevoli dell'entroterra.
Nella tabella 1 in allegato - elaborata da Nomisma e Fimaa/Confcommercio – sono riportati i costi medi di compravendita, minimi e massimi, di case vacanza nelle principali località turistiche dell'Isola. I prezzi sono divisi a seconda che l'abitazione sia: nuova o rifinita; usata ma in centro o vicino alla spiaggia; usata in periferia. Il catanese ha la media più elevata. Nel ragusano invece - dopo il top Marina di Ragusa, che ha i prezzi più alti in tutte e 3 le tipologie residenziali – segue Punta Secca, dove una casa nuova può arrivare fino a 2.200 €/mq e con punte nell’usato perfino superiori a Siracusa; vengono quindi Donnalucata, e Sampieri e Scoglitti a parimerito.
Nella tabella 2 i canoni minimi e massimi medi settimanali ordinari dell’appartamento più richiesto, composto da camera matrimoniale, cameretta, cucina e bagno, 4 posti letto, spese incluse. Qui i prezzi son divisi in base ai 3 mesi estivi - giugno, luglio e agosto – e, pur riproponendo la stessa scala di differenze all’interno nelle 5 località iblee considerate, in generale gli affitti appaiono nettamente più bassi delle altre province prese in esame. Ancora una volta solo Marina di Ragusa compete nel costo, appaiandosi a Giardini Naxos con i sui 1.200 €/settimana ad agosto.
“Va scongiurato il rischio che il mercato possa diventare preda dei grandi gruppi internazionali - esorta Santino Taverna, presidente nazionale Fimaa -, orientati più alla massimizzazione dei profitti che alla qualità da offrire ai consumatori: è auspicabile che il prossimo governo coinvolga associazioni di categoria e operatori del settore in un Osservatorio del comparto turistico, che lo monitori e regolamenti anche gli affitti brevi, evitando disparità normative tra regioni”.
Per Luca Dondi, ad di Nomisma, “dopo la pandemia le famiglie hanno privilegiato investimenti che coniugano sicurezza e godimento: esattamente quello che la casa rappresenta nell’immaginario collettivo”. Il trend delle soluzioni abitative privilegiate è ormai chiaro: "Il Covid ha spostato l’attenzione su soluzioni indipendenti - ribadisce Fabrizio Savorani dell'ufficio studi Fimaa - con giardino o terrazzo panoramico, standard e servizi di qualità”. A potersele permettere.