Catania - Turismo strozzato come tutti dal caro energia, nonostante i numeri record della stagione tuttora in corso in Sicilia: un finale di stagione soffocato dai prezzi esorbitanti delle bollette, in attesa in autunno di un conto peggiore del Covid. Da settimane non si parla d’altro nelle aperture dei quotidiani. E quando gli operatori cercano di correre ai ripari progettando l'installazione di impianti solari o fotovoltaici, si vedono ancora bocciare o rallentare l’investimento in sede di autorizzazioni amministrative: a volte perché la struttura è nel centro storico di città d'arte, altre perché si affaccia sul mare o insiste su aree verdi.
Dalla Liguria alla Sicilia, per lo stesso dilemma si studiano rimedi diversi. Un esempio: non potendo installare altri pannelli sui tetti, allo Sheraton di Catania (170 camere e 7 milioni di fatturato) il ceo Ornella Laneri ha deciso di rivolgere un appello direttamente agli ospiti dell’hotel. «Nonostante la bolletta elettrica di luglio quest'anno sia salita a 140mila euro contro i 44mila del 2021, cerco di non far lievitare i prezzi - dice al Sole 24 Ore - ma chiedo collaborazione agli ospiti: in ogni camera trovano un cartoncino con un vademecum sul “soggiorno responsabile”.
Chiediamo in pratica di non dispiacersi se non trovano la stanza fredda (o calda d’inverno, ndr), di usare il condizionatore solo quando strettamente necessario, di non lasciare mai le luci accese quando sono fuori dalla stanza». La direttrice non è nuova a questo genere di collaborazione con i clienti dell’albergo. «Nel 2019 – rivela – dopo aver ospitato Michelangelo Olivero Pistoletto, animatore e protagonista dell’arte povera, abbiamo avviato un cammino per la sostenibilità coinvolgendo proprio i clienti. Da allora – conclude -, all'arrivo forniamo alcuni “consigli sostenibili”: gli ospiti ci seguono con entusiasmo, forse ci scelgono anche per questo».