Ragusa - Terra di tradizione ma, sorpresa, anche di innovazione: con 689 startup, di cui 125 gestite da under 35 e 122 con a capo una donna, la Sicilia è ottava per numero tra le regioni italiane. Secondo gli ultimi dati di Infocamere, in 5 anni sull’Isola le nuove aziende innovative sono quasi raddoppiate, in controtendenza rispetto al resto del Paese: i settori più rappresentati sono informazione e comunicazione, con ben 278 startup; seguono scienza e tecnica con 187; quindi robotica, fonti rinnovabili, mobilità sostenibile, manifatturiero, agritech ed edilizia. Tra i “best cases” isolani citati da StartupItalia, sulla base del registro delle imprese della Camera di Commercio e delle segnalazioni dei lettori, molti sono iblei.
Il primo è Reiwa Engine, system integrator ragusano che ha recentemente ricevuto un finanziamento da 2 milioni di euro per lo studio e la realizzazione di soluzioni personalizzate e versatili nel campo della robotica, dell’intelligenza artificiale, del clean tech e soprattutto degli impianti industriali, grazie alla produzione di macchinari automatizzati già pronti per il mercato. Troviamo poi Green recycling, startup di Vittoria che dedita al processo innovativo di separazione degli scarti organici agricoli dal materiale polimerico, utilizzato durante la fase di produzione agricola.
Vittoriese è pure Promoter.agri che si occupa di sviluppo, realizzazione e commercializzazione di prodotti o servizi ad alto valore tecnologico; in particolare per il comparto agricolo mediante coltivazione del fondo, trasformazione del prodotto e modernizzazione dei processi utilizzando anche tecnologie energetiche ad alto valore aggiunto. Anche Mediterranean Phoenix, di Ragusa, sviluppa prodotti e servizi innovativi ad alto valore tecnologico ma per la consulenza imprenditoriale e pianificazione aziendale. Per l’e-commerce c’è Sicibia, una bottega ragusana online di prodotti siciliani di altissima qualità.
Allo stesso tempo, sta per prendere forma il Greentech Mediterranean Innovation Hub, promosso dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa con il supporto del Comune di Ragusa e l’Università di Catania: il progetto prevede la creazione di uno dei più importanti poli d’Italia per la transizione tecnologica in ambito green e agritech, nonché il primo centro di high-performance computing del Mezzogiorno. Ci sono poi aziende di lungo corso che investono nella tecnologia di ultima frontiera, come il Centro Seia di Ragusa che da novembre 2021 ha attivato un laboratorio di diagnostica molecolare per analisi fitopatologiche, da effettuare sulle piante in coltivazione in vivaio.
Infine le vere e proprie invenzioni, come il nuovo dispenser di feromoni escogitato dai ricercatori della sezione di entomologia del Dipartimento di Scienze Agrarie dell'università di Pisa, per la confusione sessuale della tignoletta e cocciniglia farinosa della vite, fitofagi ampiamente diffusi nei vigneti italiani e non solo. che proprio nelle campagne di Acate nel 2017, e di Ragusa, nel 2018, hanno testato il prodotto pubblicandone ora i risultati sulla rivista scientifica Entomologia Generalis. Insomma, sotto la cenere della crisi e della stagnazione economica, fumano cervelli nella nostra provincia.