di Redazione
L’emergenza rifiuti diventa “campo di battaglia” politica. Ad intervenire infatti, dopo Giovanni Scucces ed Antonello Buscema anche il candidato sindaco dell’Mpa, Enzo Scarso. “Ripuliamo la città dai rifiuti – dice Scarso – ma ripuliamola soprattutto dall’emergenza finanziaria. L’emergenza finanziaria deve trasformarsi per noi in un imperativo: prioritario e propedeutico a qualsiasi altro impegno che si vorrà assumere con la collettività dovrà essere il risanamento dei conti pubblici comunali. Primo obiettivo della prossima amministrazione – annuncia l’oramai ex presidente del consiglio comunale – dovrà dunque essere quello di affrontare organicamente il problema, applicando la formula delle tre “e”: l’efficacia, l’efficienza e l’economicità. Bisognerà cioè puntare a tutti i risparmi possibili senza scarificare i servizi”. Domenica sera uno dei punti critici dell’emergenza, piazza Mazzini, è stato scenario di una protesta eclatante del movimento “Una nuova prospettiva”. I cumuli di rifiuti infatti sono stati coperti da uno striscione recitante lo slogan “Copriamo la vergogna, scopriamo le responsabilità”. “Ecco la città che ci hanno lasciato gli amministratori ed i consiglieri della maggioranza – dice Piero Gugliotta a nome del movimento -. Il riscontro positivo da parte delle centinaia di cittadini che si sono fermati a guardare l’estemporanea installazione ci motiva a continuare nella proposta di una politica corretta e leale, nella convinzione che responsabilità e ruoli di amministrazione non possono essere poi facilmente dimenticati e rimossi cambiando nome e volto sui manifesti elettorali”. Sull’emergenza che si sta registrando in città è intervenuto anche il deputato regionale del Pd, Roberto Ammatuna che, in una lettera indirizzata al Governatore Lombardo, ha chiesto una maggiore presenza del Commissario straordinario. “La invito – scrive Ammatuna a Lombardo – a farsi parte attiva nei confronti dell’attuale Commissario straordinario affinchè garantisca la sua presenza in maniera continuativa, o in alternativa a prendere in considerazione l’ipotesi di una sua sostituzione, perchè non è possibile lasciare senza interlocutori le forze sociali e sindacali della città di Modica in un momento così delicato”.
© Riproduzione riservata