di Redazione
Di fronte alle promesse che già cominciano ad essere propinate ai cittadini elettori, soprattutto in materia di tasse e fiscalità, è d’obbligo intervenire con la massima serietà. Questo fa il nostro candidato sindaco Enzo Giannone e il direttivo del Movimento, con le considerazioni che diffondiamo attraverso il presente comunicato.
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Noi riteniamo che le politiche di bilancio del comune devono essere improntate all’obiettivo di sostenere la crescita dei servizi di prossimità e il volume degli investimenti pubblici necessari alla città, nel tentativo di innestare ogni possibile circolo virtuoso fra crescita economica e urbanistica della città e finanziamento dei servizi comunali.
In questo quadro non si può evitare di fare cenno alla difficoltà economica nazionale ed internazionale, oltre che regionale, che stiamo vivendo in questo periodo, una crisi generale che però si somma ad una politica del nostro governo volta a penalizzare fortemente gli Enti Locali. I tagli alle spese dei Comuni disposti recentemente ed una politica di forte riduzione dei trasferimenti dal centro verso la periferia in atto nell’ultimo quinquennio rischiano di mettere in dubbio l’erogazione di servizi fondamentali per i cittadini. Saremo anche noi, insieme agli altri sindaci ed amministratori locali, in prima linea ad affermare la necessità di porre un freno a quest’azione.
Nonostante queste considerazioni che comunque ci devono preoccupare, sarà nostro dovere rispettare ovviamente il patto di stabilità e presentare di anno in anno una situazione di bilancio solida, attraverso un’applicazione costante della responsabilizzazione del personale e dell’applicazione delle più moderne tecniche di predisposizione, imputazione e controllo della spesa e delle entrate. L’obiettivo fondamentale sarà il monitoraggio continuo della politica dell’entrata e della spesa, da raggiungere attraverso le conseguenti azioni:
● affrontare tutte le iniziative e gli interventi con una logica di progetto vale a dire continuare ad introdurre elementi di valutazione economica e finanziaria nelle decisioni di spesa;
● implementare il sistema di controllo di gestione per monitorare al meglio i costi e valutare i risultati rispetto agli obiettivi prefissati;
● mantenere in equilibrio il bilancio corrente evitando di ricorrere a risorse destinate agli investimenti;
● utilizzare strumenti innovatrici quali la finanza di progetto, la gestione attiva del debito, il passaggio da un sistema di finanziamento per mutui ad un sistema per linee di credito;
● attivare un ufficio interdipartimentale risorse e finanziamenti specializzato nelle procedure d’accesso ai vari finanziamenti previsti da bandi regionali, nazionali ed europei;
● organizzare le sponsorizzazioni;
● continuare nel recupero dell’evasione e dell’elusione;
● arrivare a costruire un bilancio davvero partecipato.
Il punto centrale della politica fiscale sarà la ricerca di maggiore equità nel prelievo fiscale e tariffario e, quindi, la redistribuzione degli oneri in base alla capacità contributiva.
Per raggiungere l’obiettivo della semplificazione e trasparenza nello specifico campo dei tributi locali, si dovranno attivare dispositivi di incentivazione della regolarizzazione spontanea dei cittadini non in regola e della trasparenza nei rapporti tra cittadini e amministrazione:
● rafforzare l’autotutela, cioè il potere-dovere degli uffici nel correggere o annullare gli atti errati;
● incentivare le regolarizzazioni spontanee e i ravvedimenti operosi;
● individuare i settori sui quali concentrare le risorse per l’abbattimento dell’evasione sostanziale;
● unificare gli adempimenti, anche attraverso un’anagrafe tributaria unica, e incentivare l’uso di Internet e degli intermediari fiscali.
La politica tariffaria dovrà contribuire a sviluppare gli investimenti e la qualità urbana: maggiore disponibilità di servizi pubblici vuol dire maggior coesione sociale e maggiore attenzione ai bisogni dei più deboli. Anche se la politica sociale nazionale, con i continui tagli alle risorse disponibili, pone limiti forti alla capacità d’intervento dell’Amministrazione comunale, si svilupperà comunque un programma di agevolazioni sociali mirato a distribuire benefici di tipo fiscale e tariffario su una quanto più amplia possibile platea di famiglie, sulla base delle reali condizioni di bisogno e compatibilmente con gli stringenti vincoli finanziari sulla finanza locale.
Si cercherà cioè di portare avanti un’operazione di complessiva ridefinizione di un welfare locale in grado di garantire il principio secondo cui il cittadino viene chiamato a contribuire in misura della sua effettiva capacità. A tal fine si individuano le seguenti linee d’azione:
● proporzionare
● diminuire l’addizionale comunale IRPEF dal 4 al 2 per mille e collegare comunque il suo gettito alla realizzazione di progetti specifici di utilità pubblica;
● specificare i criteri di accesso alle agevolazioni, differenziati per le diverse categorie di utenza dei servizi comunali, rispetto alle quali l’Indicatore della situazione economica familiare (ISEE) assume un ruolo cruciale;
● rafforzare i meccanismi di decisione, di monitoraggio e controllo delle agevolazioni concesse>>.
Scicli, 17 maggio 2008
L’addetto stampa
Tonino Speranza
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