di Redazione
Avrei auspicato, in un momento così difficile per la città di Modica, che tutti fossimo riusciti ad avere la sensibilità e il senso di responsabilità sufficienti a condurre una campagna elettorale dai toni pacati, rispettosi e soprattutto propositivi, puntando a concorrere sui programmi e non a confrontarci sulle guerre politiche che ci porteranno l’unico frutto di continuare a deludere i cittadini.
Sono costretto invece a prendere atto, e me ne rammarico, che la campagna elettorale di questi ultimi giorni sta andando avanti a suon di polemiche che ne sviliscono i toni e hanno tutto il sapore di voler degenerare fino ad arrivare consapevolmente alle calunnie personali e alle accuse pretestuose costruite artificiosamente da chi non ha né gli strumenti né la volontà per condurre una competizione corretta.
Abbiamo sopportato di tutto in questi giorni, dai sondaggi fasulli ad improbabili ragionamenti sul voto utile, e mi sono personalmente sforzato di evitare di scendere al livello di queste vergognose strategie messe opportunamente in campo nel tentativo maldestro di gettare fango su di me, sul mio partito, su coloro che hanno aderito al nostro progetto politico.
Oggi però non posso più esimermi dall’intervenire nel dibattito, essendo stato chiamato in causa direttamente e nel modo meno consono alla dialettica politica, per rispondere all’attacco inatteso e inspiegabile da parte del vicepresidente del consiglio provinciale Sebastiano Failla, che personalmente mi ha sempre espresso stima e fiducia ma che sulla stampa si diverte a dichiarare il contrario (o è costretto a farlo).
Giudicheranno i cittadini se da Presidente del Consiglio ho dimostrato scarsa autorevolezza e scarsa capacità amministrativa o se invece io ho fatto tutto il possibile per garantire una gestione equilibrata dei lavori del consiglio che altri hanno invece fatto di tutto per ostacolare laddove questo era utile per le proprie strategie politiche. Come fa ad esempio Failla ad additare me per il fatto che il consiglio non è riuscito ad approvare il bilancio di previsione, quando è stato il suo partito, il PdL, a dare ordine di scuderia per far mancare il numero legale in aula, facendo venire a mancare le condizioni per il dibattito e per il voto? E come fa Failla ad accusare me se Modica non ha una discarica nella quale conferire i rifiuti, quando questo consiglio sotto la mia presidenza ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno che dava disponibilità per l’individuazione di un sito idoneo, e se dopo oltre cinque mesi siamo ancora in attesa di una valutazione da parte dell’Ato, il cui presidente mi pare faccia capo sempre al PdL?
Per quanto riguarda poi il Piano Regolatore Generale, ho sempre espresso personalmente il mio più profondo rammarico se non siamo riusciti nel corso di questi sei anni ad approvarlo, ma mi pare che costituisca un’offesa per l’intelligenza dei cittadini pensare di additare ad una sola persona o ad un solo gruppo politico la responsabilità di questo fallimento, se il numero di consiglieri compatibili non è risultato sufficiente e se nel frattempo innumerevoli impedimenti che sono noti a tutti sono intervenuti nel percorso per la sua approvazione.
Va da sé che le polemiche sollevate da Failla altro non sono che l’ennesima dimostrazione di come i miei cortesi avversari politici in questa campagna elettorale stiano facendo di tutto per attaccarmi con i più inconsistenti pretesti, dimostrando alla città tutta la loro pochezza.
Modica, 4 giugno 2008
Il presidente del Consiglio
Enzo Scarso
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