Attualità
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26/05/2008 11:59

Enzo Scarso: Ripuliamo dai rifiuti, ma ripuliamo dall’emergenza finanziaria

di Redazione

Quello che sta accadendo in questi giorni a Modica, con il dramma della protesta a oltranza da parte degli operatori ecologici e dei dipendenti delle cooperative sociali, a cui va tutta la nostra solidarietà, deve indurci a riflettere sulle proporzioni e sulle cause di questo disagio di cui tutti avvertiamo la gravità. L’emergenza finanziaria che ora è sotto gli occhi di tutti, nel momento in cui non è più attuabile nemmeno la gestione ordinaria dell’ente e questi lavoratori cominciano a perdere persino la speranza di percepire lo stipendio, deve trasformarsi per noi in un imperativo: prioritario e propedeutico a qualsiasi altro impegno che si vorrà assumere con la collettività dovrà essere il risanamento dei conti pubblici comunali.

     Se oggi infatti la nostra preoccupazione contingente è quella di pulire immediatamente la città dai cumuli di rifiuti che ne stanno rovinando l’immagine e umiliando la dignità, dobbiamo preoccuparci ancor più di ripulirla dall’emergenza finanziaria che ha umiliato e continua ad umiliare la dignità dei lavoratori e dei cittadini stessi.

     In questi anni l’Ente ha amministrato barcamenandosi tra enormi difficoltà, a causa di spese sempre più ingenti, a fronte di entrate statali e regionali in continua diminuzione, e a causa di una annosa politica economica incapace di concentrarsi sulla riduzione ed annullamento del debito pubblico.

     Primo obiettivo della prossima amministrazione dovrà dunque essere quello di affrontare organicamente il problema, applicando la formula delle tre “e”: l’efficacia, l’efficienza e l’economicità. Bisognerà cioè puntare a tutti i risparmi possibili senza scarificare i servizi.

     Il programma del Movimento per l’Autonomia metterà al primo posto il risanamento economico, prevedendo una seria politica della razionalizzazione della spesa e garantendo l’assoluta trasparenza dei flussi di cassa.

     Priorità sarà data all’estinzione delle passività pregresse, individuando tutti i nuovi possibili strumenti messi a disposizione dalla legge.

     La macchina comunale verrà poi organizzata con l’assegnazione ad ogni singolo settore del proprio “peg” (piano esecutivo di gestione), così che tutti siano responsabilizzati circa le spese e siano direttamente chiamati all’attuazione del programma.

     Pensiamo addirittura all’attivazione di un tavolo tecnico permanente di studio che abbia il compito di individuare gli sprechi, di aumentare la capacità dell’Ente di reperire risorse dai suoi servizi produttivi, dalla valorizzazione del suo patrimonio e da altri enti (fondi e partenariato), e di avviare una seria politica di lotta all’evasione.  

Modica, 26 Maggio 2008

                       Enzo Scarso