Esteri Florida

Ameba mangia cervello nell’acqua del rubinetto, muore dopo lavaggi naso

Ha contratto la rara e fatale infezione probabilmente facendo lavaggi nasali senza utilizzare acqua sterile come raccomandato

https://immagini.ragusanews.com//immagini_articoli/03-03-2023/ameba-mangia-cervello-nell-acqua-del-rubinetto-muore-dopo-lavaggi-naso-500.jpg Ameba mangia cervello nell’acqua del rubinetto, muore dopo lavaggi naso

Florida - Un uomo è morto in Florida a causa di un’infezione causata da un’ameba mangia cervello. I funzionari dell’agenzia sanitaria di Charlotte, nel sud-ovest della Florida, affermano che la vittima è probabilmente stata infettata dopo aver fatto lavaggi nasali con acqua del rubinetto evidentemente contaminata dal microrganismo Naegleria fowleri. Altri casi sono stati registrati negli Stati Uniti a causa di acqua della rete idrica contaminata.

Nel 2018 un precedente simile: una donna di Seattle di 69 anni ha contratto l’infezione per aver utilizzato l’irrigatore nasale, il neti pot, dispositivo a forma di teiera usato per sciogliere il muco nelle cavità nasali, senza però utilizzare soluzione sterile. In questo caso però ad aver infettato la donna era stata un’altra ameba, chiamata Balamuthia mandrillaris che si trova nel terreno e nell’acqua dolce. Il tasso di mortalità per chi subisce questo tipo di infezione sui avvicina al 100%. A differenza dell’ameba Naegleria fowleri, l’ameba Balamuthia mandrillaris è molto più difficile da intercettare e al microscopio può essere confusa con cellule immunitarie, alle quali assomiglia molto. Inoltre le immagini delle scansioni cerebrali possono assomigliare a quelle di un tumore o di un’infezione batterica. 

Come si contrae l’infezione
In quest’ultimo caso ad aver ucciso l’uomo in Florida è il Naegleria fowleri, un parassita minuscolo e dalla struttura semplicissima (misura 20 micrometri ovvero millesimi di millimetro) che però può infettare diversi animali, in particolare mammiferi. L’uomo rischia di contrarlo nuotando in fiumi o laghi, soprattutto quando l’acqua è tiepida o calda, e anche attraverso lavaggi nasali con acque infette. Il parassita entra proprio dal naso (se l’acqua va in bocca non si corrono rischi) e risale lungo il nervo olfattivo, fino ad arrivare al cervello. Lì si moltiplica molto rapidamente, nutrendosi di tessuto nervoso cerebrale.

I sintomi
Le lesioni sono talmente gravi ed estese da rendere la malattia letale in oltre il 90% dei casi. Anche il nuoto in piscina può essere un fattore di rischio, nel caso in cui l’acqua e i filtri non vengano puliti correttamente. Nell’uomo l’infezione da Naegleria fowleri può causare una malattia estremamente grave, in altissima percentuale letale: la meningoencefalite amebica primaria , che colpisce il sistema nervoso centrale. I sintomi includono mal di testa, febbre, nausea, vomito, disorientamento, torcicollo, perdita di equilibrio, convulsioni, allucinazioni. Se non diagnosticata e curata subito, porta alla morte nell’arco di una settimana.


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