Esteri Marocco

Bimba neonata in una busta della spesa in nave dal Marocco all'Italia per essere venduta

Arrestati marito e moglie

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Portata in nave dal Marocco in Italia, nascosta in una busta della spesa, per essere venduta. Un viaggio drammatico che le aveva provocato problemi di salute, tali da dover essere portata in ospedale. È quanto accaduto a una neonata, secondo le indagini della polizia di Torino, che su disposizione della procura ha fermato una coppia di coniugi marocchini e arrestato altri due connazionali. I primi sono gravemente indiziati di aver introdotto illegalmente dal Marocco la neonata, esponendola a pericolo per la sua vita. I secondi sono accusati di favoreggiamento personale e sono stati arrestati in flagranza di reato: nella loro casa ospitavano temporaneamente la piccola, che ora sta bene e che era stata ceduta dalla madre alla donna della coppia fermata per essere verosimilmente venduta ad una terza famiglia. 

La complessa attività d’indagine ha permesso, infatti, di accertare che gli indagati erano alla ricerca di qualcuno che fosse disposto a prendersi cura della bambina, ottenendone la custodia in cambio di denaro o, in alternativa, qualora le investigazioni avessero portato ad un eventuale rintraccio della minore, di trasportarla all’estero, prima che fosse localizzata, al fine di garantirsi l’impunità e che la piccola non fosse mai trovata. Dopo settimane di indagine, lo scorso 12 marzo, gli investigatori della Squadra Mobile di Torino e della Sezione di Pg della locale Procura, grazie agli accertamenti effettuati, hanno individuato finalmente l’abitazione della coppia che stava temporaneamente custodendo la minore e, dopo avervi fatto accesso, rintracciavano la piccola. 

La bimba, che risultava in buona salute, è stata immediatamente trasportata in ospedale per gli accertamenti sanitari del caso, in attesa di essere collocata in una famiglia affidataria. La lunga attività investigativa svolta ha consentito, peraltro, di raccogliere una serie inconfutabile di elementi probatori a carico della coppia che aveva organizzato ed effettuato il trasporto in Italia della neonata; elementi che inducevano la locale Procura della Repubblica ad emettere nei loro confronti un decreto di fermo per violazione del Testo Unico sull’Immigrazione. Contemporaneamente, i due soggetti deputati a prendersi cura temporaneamente della bimba e trovati in sua compagnia al momento del rintraccio sono stati arrestati.


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