Trump è arrivato al tribunale: «Questa udienza è surreale»
di Redazione
New York – Si è conclusa dopo circa un’ora l’udienza di incriminazione di Donald Trump al tribunale di Manhattan, dinanzi al quale si è dichiarato non colpevole dei 34 capi di accusa contestati. I pagamenti alle donne per il silenzio sulle relazioni avute con Donald Trump sono «parte di una cospirazione per minare l’integrità delle elezioni del 2016» da parte del tycoon: è l’accusa chiave della procura di Manhattan contro l’ex presidente americano. Conclusa l’udienza di incriminazione, Donald Trump ha lasciato il tribunale di Manhattan diretto all’aeroporto newyorchese La Guardia, da dove si imbarcherà per la Florida. L’ex presidente, che non ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti, dovrebbe parlare alle 20.15 ora locale, le 2.15 in Italia, a un evento pubblico a Palm Beach.
Trump pagò il silenzio su tre affari imbarazzanti
L’ex presidente Usa Donald Trump è stato incriminato dalla giustizia newyorchese e sarà processato, probabilmente non prima di gennaio dell’anno prossimo secondo le prime indicazioni, perché ha «orchestrato» una serie di pagamenti per soffocare tre «vicende imbarazzanti» prima della campagna per le elezioni presidenziali del 2016. Secondo il procuratore di Manhattan Alvin Bragg, che ha letto all’ex presidente i 34 capi di accusa sui quali Trump si è dichiarato non colpevole, un custode della Trump Tower ha ricevuto 30 mila dollari per non parlare di un «bambino nascosto» sul quale pretendeva di avere informazioni; una donna che si presentava come ex amante ha ricevuto 150 mila dollari e la ormai famosa pornostar Stormy Daniels ha ottenuto 130 mila dollari per tacere su una presunta relazione extraconiugale con Trump.
Pm chiede la protezione testimoni: post Trump minacciosi
Il pubblico ministero Alvin Bragg si è detto «molto preoccupato» durante l’udienza di oggi per l’effetto che i post «minacciosi» di Donald Trump sui social media potrebbero avere su giurati e testimoni e ha chiesto un provvedimento per proteggerli. In vista del suo arresto, il tycoon aveva evocato il rischio di «morte e distruzione» sul suo social Truth Social e aveva pubblicato un’immagine che lo mostrava con una mazza da baseball accanto a Bragg
Prossima udienza in aula per Trump il 4 dicembre
La prossima udienza nella quale Donald Trump dovrà comparire di persona nell’aula del tribunale di Manhattan è stata al momento fissata per il 4 dicembre. Lo riporta la Cnn.
Il legale di Trump: l’ex presidente è frustrato ed arrabbiato
«È una giornata triste, questa è una persecuzione politica» ha detto uno degli avvocati di Donald Trump, Blanche Todd, fuori dal tribunale. «Siamo molto delusi, combatteremo», ha aggiunto. Quanto allo stato d’animo di Donald Trump, il legale ha spiegato che «è frustrato e deluso».
Trump ha chiesto ma non ottenuto la foto segnaletica
Donald Trump ha chiesto espressamente che gli fosse scattata la foto segnaletica al tribunale di Manhattan. Lo riferiscono fonti del suo entourage alla Cnn. Il tycoon – che non l’ha ottenuta – voleva sfruttarla a suo favore l’immagine utilizzandola addirittura, secondo alcuni, per i manifesti elettorali della campagna 2024.
Casa Bianca: arresto Trump? L’attenzione di Biden non è su Trump ma sono gli americani
Il presidente Joe Biden è «concentrato sul popolo americano». Così la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha risposto ad una domanda sulla reazione del presidente Usa all’arresto di Donald Trump a Manhattan. Senza rilasciare alcun commento sulla vicenda giudiziaria «in corso», Jean-Pierre ha riferito che «ovviamente» Biden seguirà le notizie, ma che questo «non è il suo interesse principale della giornata». Quanto ad eventuali violenze da parte dei sostenitori di Trump, Jean-Pierre ha commentato: «Siamo preparati». La portavoce ha invece condannato i duri commenti espressi dall’ex presidente Trump contro il procuratore di Manhattan. «Condanniamo ogni forma di violenza», ha detto.
La delusione dei fan in procura: “Trump è innocente”
Il popolo di Donald Trump attende il suo «re innocente». L’attesa davanti alla procura di Manhattan continua mentre l’ex presidente è negli uffici del procuratore. «È innocente», ripetono i suoi sostenitori attaccando Michael Cohen, l’ex fixer di Trump, e la «bugiarda» Stormy Daniels. Trump è entrato da uno degli ingressi laterali della procura, non dove sono in corso le manifestazioni. «Non riusciremo a vederlo», dicono alcuni, frustrati dal fatto che, probabilmente, anche all’uscita non riusciranno a vedere. Tutti seguono dal proprio cellulare cosa sta accadendo negli uffici del procuratore e sospirano sempre più convinti dell’innocenza di Trump.
Tafferugli davanti al tribunale
Sono scoppiati intanto i primi tafferugli e le prime tensioni, anche se in un clima di sostanziale calma, nel piazzale antistante il tribunale di New York. Sul posto ha fatto una breve comparsa anche la deputata repubblicana e cospirazionista del movimento QAnon, Marjorie Taylor Greene, che ha tentato di parlare ma è stata rapidamente sommersa dalle urla e dai fischi della folla che va crescendo. Presente anche il deputato dem Jamaal Bowman, membro della Camera dei Rappresentanti per lo Stato di New York dal 2021, che ha urlato: «È ora è il caso di parlare della veritàAd un certo punto, una discussione animata ha anche coinvolto manifestanti pro e anti Trump: una donna bionda, con un giubbotto jeans e un cappelletto rosso con la scritta «maga», ha discusso in maniera accesa con una donna dai capelli grigi con una felpa con la scritta: «Arresta Trump». Il contendere era una gigantesca bandiera blue navy, con la scritta «Trump lies all the time», Trump mente sempre. La donna bionda ha cercato di rimuoverlo ma ci è scivolata sopra.
© Riproduzione riservata