Aveva 85 anni
di Redazione
Tokyo – Il fumettista giapponese di manga (mangaka) Leiji Matsumoto (Akira Matsumoto il suo vero nome), autore di opere come “Capitan Harlock”, “Galaxy express 999” e “Space Battleship Yamato”, è morto all’età di 85 anni. Matsumoto è deceduto il 13 febbraio in un ospedale di Tokyo, ma è stato annunciato solo oggi in un comunicato pubblicato sui social del suo sito ufficiale, Leijisha, gestito dalla figlia, Makiko Matsumoto.
“Il ‘mangaka’ Leiji Matsumoto ha intrapreso un viaggio verso il mare delle stelle il 13 febbraio 2023. (…) Diceva sempre: ‘Ci rivedremo in quel luogo dove le ruote del tempo si incrociano’. Noi crediamo in quelle parole e attendiamo con ansia quel giorno”, ha scritto Makiko nell’annuncio della morte.
Capitan Harlock è un manga di fantascienza scritto e illustrato da Leiji Matsumoto, pubblicato in Giappone dal 1977 al 1979 dalla Akita Shoten. Dall’opera è stata tratta una serie televisiva anime diretta da RintarÅ e prodotta dalla Toei Animation, e che fu trasmessa in Giappone su TV Asahi dal 1978 al 1979.
Matsumoto “ha avuto una vita felice perché è stato in grado di continuare a disegnare storie come ‘mangaka’”, ha aggiunto il suo agente. I funerali di famiglia si sono già svolti, ma è prevista l’organizzazione di un evento di commiato in data ancora da definire. Nel 2019 aveva fatto visita a Torino.
Il «mangaka», il cui nome di nascita è Akira Matsumoto, era nato il 25 gennaio 1938 nella città di Kurume, nella prefettura di Fukuoka, nel sud-ovest dell’arcipelago giapponese. ALeiji Matsumoto sviluppa precocemente l’interesse per il disegno, e vince a soli 15 anni un concorso, grazie al quale pubblica il suo primo lavoro, nel 1954, Le avventure di un’ape (Mitsubachi no bÅken), sulle pagine del magazine Manga Shonen, che riscuote un buon successo.
Sceglie per sé come pseudonimo il nome Reiji, Samurai di mezzanotte, oppure Guerriero Zero. I kanji vengono però scorrettamente traslitterati in rÅmaji come Leiji, anziché Reiji, per volontà dello stesso Matsumoto, per il quale la lettera L rimanda alla parola inglese lion (leone).
Matsumoto possiede una delle collezioni di fumetti più importanti al mondo, ed è anche autore di un saggio sulla storia dei manga. Matsumoto ha disegnato un orologio Omega ispirato allo spazio, che è stato molto apprezzato dagli astronauti giapponesi.
Il governo giapponese ha annunciato la sua premiazione all’Ordine del Sole Nascente, cavalierato di IV classe, nell’autunno del 2010. Il 23 ottobre 2012 presso l’ambasciata giapponese in Francia viene insignito dell’Ordre des Arts et des Lettres, mentre il 15 febbraio 2013 riceve dall’ambasciata cubana a Tokyo un diploma commemorativo per i suoi 60 anni di carriera.
Leiji Matsumoto è morto, come detto, il 13 febbraio all’età di 85 anni per insufficienza cardiaca acuta. Fra le sue collaborazioni, Matsumoto è stato anche il disegnatore della serie L’uccellino azzurro (diretta da Hiroshi Sasagawa), tratta da un racconto dello scrittore e Premio Nobel belga Maurice Maeterlinck.
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