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Terremoto in Turchia, allerta maremoto (rientrato) in Sicilia

Sospesa, e ripresa, la circolazione ferroviaria dei treni nel Sud Italia

https://immagini.ragusanews.com//immagini_articoli/06-02-2023/terremoto-in-turchia-allerta-maremoto-rientrato-in-sicilia-500.jpg Terremoto in Turchia, allerta maremoto (rientrato) in Sicilia

Palermo - "A seguito di un evento sismico fra Siria e Turchia INGV ha emesso unallerta tsunami. Londa di impatto dovrebbe arrivare sulla costa siciliana alle 6.30 e su Siracusa‚ alle 6.39‚ a Catania‚ alle 6.40‚ a Messina e poi sul tirreno e Canale di Sicilia.  La Protezione Civile invita i cittadini ad ALLONTANARSI DAL LITORALE BASSO‚ da ZONE PORTUALI‚ e di avvisare la popolazione e porre la massima attenzione!"

Così stamattina alle 5,15, la Protezione civile. Alle 7,53: "Rischio Tsunami, comunicazione fine evento. Non si attendono ulteriori onde di maremoto. Si segnala comunque che potrebbero persistere per parecchie ore correnti anomale di assestamento del livello del mare". 

Dopo il violento sisma era stato diramato un'allerta per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane. "Si raccomanda di allontanarsi dalle zone costiere, di raggiungere l'area vicina più elevata e di seguire le indicazioni delle autorità locali, avverte in una nota il dipartimento", si leggeva sul sito della Protezione civile. "Il maremoto consiste in una serie di onde marine prodotte dal rapido spostamento di una grande massa d'acqua. L'allerta indica la possibilità di un pericolo reale per le persone che si trovano vicino alla costa, specialmente se in zone poco alte, o addirittura più basse, rispetto al livello del mare. Anche un'onda di solo 0,5 metri di altezza può generare pericolose inondazioni e fortissime correnti", scriveva ancora la protezione civile. 

Sulla base dei dati elaborati dal Centro allerta tsunami (Cat) dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il Dipartimento della Protezione civile aveva diramato un'allerta per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane in seguito alla scossa di terremoto di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria delle ore 2:17. In un comunicato, la Protezione civile "raccomanda di allontanarsi dalle zone costiere, di raggiungere l'area vicina più elevata e di seguire le indicazioni delle autorità locali".

I morti in Turchia
Una scossa di terremoto di magnitudo 7.9 è stata registrata alle 4:17 ora locale (le 2:17 in Italia) nel sud della Turchia, non lontano dal confine con la Siria. Secondo i dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano e del servizio di monitoraggio geologico statunitense Usgs, il sisma ha avuto ipocentro a circa 25 km di profondità ed epicentro nella provincia di Gaziantep. Il bilancio delle vittime si aggrava di ora in ora.

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Quasi 300 morti
Si aggrava il bilancio ufficiale del terremoto di questa notte in Turchia. Al momento nel paese anatolico e in Siria si registrano oltre 300 morti e duemila feriti. In Siria a perdere la vita sono state almeno 237 persone mentre altre 639 sono rimaste ferite secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa statale SANA, che cita un funzionario del ministero della Salute. Va detto che si tratta ancora di numeri che appaiono drammaticamente inferiori all'evidenza della catastrofe: centinaia, forse migliaia di persone sono infatti intrappolate sotto le macerie. Il conto ufficiale del ministero della Salute di Ankara parla ancora di 76 vittime accertate.


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