Un bel “triplete”
di Redazione

Gli Europei del 2020, poi diventati del 2021, saranno una ghiotta occasione per quanto riguarda la nostra nazione e non soltanto a livello calcistico, quanto sul piano della reputazione e della capacità organizzativa. L’Italia si è già assicurata anche le Olimpiadi invernali del 2026 con Cortina d’Ampezzo e Milano e l’Europeo sarà un ottimo test in vista anche della candidatura di Bologna e Firenze per le Olimpiadi del 2032.
Europei 2021: inaugurazione a Roma l’11 giugno
Non cambia moltissimo da ciò che sarebbe dovuto essere. Gli Europei si faranno, le squadre avranno esattamente un anno in più di maturità, di esperienza e di stanchezza e l’Italia 365 giorni a disposizione per organizzare al meglio l’inaugurazione che si terrà allo Stadio Olimpico fra l’Italia e la Turchia l’11 giugno. Questa manifestazione non sarà soltanto una grossa opportunità dal punto di vista tecnico per valutare la salute del nostro calcio e l’evoluzione che ha fatto la nostra nazionale dalla mancata qualificazione ai mondiali del 2018 a oggi, bensì è un piccolo, quanto importante, test per candidarsi a altre competizioni. Eh sì, la nazionale guidata dal recuperato Giorgio Chiellini che con la sua Juventus è sempre più favorito dalle scommesse serie A per la vittoria dello scudetto, ha fatto tanto e ha ridestato l’entusiasmo nel cuore dei tifosi azzurri, ma ciò non basta. Gli occhi di mezza Europa saranno puntati sull’organizzazione delle tre partite del girone dell’Italia contro Turchia, Svizzera e Galles e di una delle due semifinali che apriranno le porte della finale di Londra.
Europei, Giochi invernali e Olimpiadi del 2032: sarebbe un bel “triplete”
Si tratta di un appuntamento importante per tutto il movimento sportivo italiano, che attende con ansia i venticinquesimi Giochi Olimpici invernali che si terranno a Cortina e Milano nel 2026 e che “spera” nella vittoria per le Olimpiadi del 2032, per cui si sono candidate le province di Firenze e Bologna. Certo, iniziare il terzo decennio del 2000 diventando la sede dei Giochi Olimpici che mancano in Italia dal 1960 sarebbe un grande motivo di vanto e di orgoglio, ma anche una spinta economica non indifferente. Le Olimpiadi invernali di Cortina e Milano e la concomitanza con le Paralimpiadi, che si terranno dal 6 al 15 marzo sempre in Italia, saranno un banco di prova importante per la nostra nazione, che vede però ancora una volta protagonista di eventi e manifestazioni sportive prettamente il Nord Italia. Difatti le uniche occasioni in cui province, strutture e città del Sud Italia sono stati eventi di eventi sportivi è stato in occasione dei Mondiali del ‘90: per l’occasione si giocò al San Nicola di Bari, alla Favorita di Palermo poi diventato Renzo Barbera nel 2002, al San Paolo di Napoli e al Sant’Elia di Cagliari. Prima e dopo di allora difficilmente manifestazioni internazionali hanno fatto tappa nel meridione italiano, gap che il mezzogiorno deve assolutamente colmare con investimenti strutturali e organizzativi.
Per il momento, l’Italia è chiamata a due test fondamentali per potersi poi candidare alle Olimpiadi del 2032 che sarebbero la ciliegina sulla torta e l’inizio di un nuovo “periodo” e che rappresenterebbero il rilancio anche di immagine della nostra nazione, che ha perso “appeal” negli ultimi anni.
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