Pollice verde
di Redazione
Agrigento – Evade dagli arresti domiciliari, e viene trovato dai carabinieri ad innaffiare le piante a casa del fratello. Protagonista della vicenda è Zacharia Noussaria, 24 anni, cittadino di nazionalità marocchina, privo del permesso di soggiorno, arrestato dai militari dell’Arma del nucleo operativo e radiomobile, tre giorni fa in casa della compagna, in vicolo Finazzi nel centro storico della città dei templi, con l’accusa di furto continuato di energia elettrica.
L’extracomunitario sottoposto agli arresti domiciliari dal Tribunale di Agrigento è evaso. Ieri pomeriggio, infatti, il pregiudicato marocchino non è stato trovato dalle forze dell’ordine a casa del fratello, in via Acrone, dove gli erano stati assegnati i domiciliari in attesa del processo. I carabinieri lo hanno cercato, e successivamente trovato in vicolo Finazzi, intento, come se nulla fosse, ad innaffiare le piante della casa dove, per altro, vige un’ordinanza di sfratto, e dove è stata staccata la corrente elettrica.
Il pregiudicato, nullafacente, ha cercato di opporre resistenza, ma i carabinieri lo hanno accompagnato in caserma. Quella di Zacharia Noussaria sta diventando una sorta di incubo per i residenti del quartiere, i quali, da quando il marocchino si è trasferito nella zona, senza per altro pagare affitto e bollette, assistono quotidianamente a risse, furti e quant’altro. A tutto ciò si aggiunge il fatto che nell’abitazione di vicolo Finazzi che occupa, la quale comprende una sola stanza, Noussaria costringe a vivere la convivente e la figlia di appena un anno in condizioni disumane.
Noussaria, che ha già all’attivo numerosi precedenti penali, tra cui furto, droga e tentato omicidio, nonchè l’obbligo di firma giornaliera in Questura, dovrà adesso rispondere anche di evasione dagli arresti domiciliari. Nonostante questo, quanto avvenuto è un segnale di una gravità non indifferente che va compreso perché mette in evidenza un problema grave che è rappresentato dal disagio che vivono i residenti della zona, i quali hanno voluto sottolineare, che non in tutto il centro storico questo accade: «In questa zona ci sono tanti extracomunitari – hanno riferito – che lavorano, non disturbano nessuno e si sono integrati senza problemi, andando d’accordo con gli agrigentini».
Un altro aspetto della storia riguarda il furto di corrente elettrica. Sono diversi gli immigrati che abusivamente occupano alloggi nel centro storico e poi manomettono vicine centraline dell’Enel e, tramite allacci abusivi, trafugano energia elettrica dall’impianto di illuminazione pubblica cagionando alle casse comunali un considerevole danno patrimoniale.
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