Cronaca
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26/11/2013 11:34

Evadono dai domiciliari, arrestati rumeni

Erano stati arrestati da un carabiniere in borghese

di Redazione

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Ragusa – Da quando il carcere è diventata un “extrema ratio” con le ultime riforme, il controllo dei soggetti sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni è diventato uno dei compiti principali dei Carabinieri, al fine di garantire la certezza della pena.  In tale ambito i Carabinieri della Stazione di Chiaramonte Gulfi e di Comiso hanno tratto in arresto:

       MAGARIE VLAD, rumeno cl. 79, coniugato, disoccupato, con precedenti di polizia;

       STEFAN DRAGOS CATALIN, rumeno cl. 93, coniugato, disoccupato, con precedenti di polizia;

       CRISTACHE ION, rumeno cl. 81, coniugato, disoccupato, con precedenti di polizia,

tutti sottoposti agli arresti domiciliari a seguito dell’ intervento effettuato da un sottufficiale dei carabinieri, in forza alla Stazione di Ragusa Ibla, libero dal servizio, nel trascorso fine settimana, il quale li aveva inseguiti e arrestati dopo che avevano appena commesso un furto presso la filiale ragusana di una celebre catena di articoli sportivi. I tre erano stati notati ed intercettati dall’addetto alle vendita, ma al momento di essere controllati si erano dati precipitosamente alla fuga, venendo intercettati dal militare intento allo shopping con la moglie. I tre raggiungevano un’autovettura e vi salivano ma venivano raggiunti dal sottufficiale e immediatamente dopo dalla pattuglia radiomobile. Bloccati i tre e perquisiti loro e l’automobile, i militari avevano trovato diverse paia di scarpe, guanti e lacci per scarpe appena rubati presso il negozio di articoli sportivi, per un danno di alcune centinaia di euro.

Ieri, i tre, all’atto del controllo da parte dei militari operanti, non venivano trovati in casa, facendo rientro 15 minuti dopo trovando però ad attenderli una pattuglia di Carabinieri della Stazione di Comiso e Chiaramonte Gulfi. E’ in corso di accertamento la motivazione per la quale i tre si erano allontanati, non escludendosi che gli stessi possano aver commesso altri furti nel frangente.

A seguito dell’evasione dalla misura cautelare i cittadini rumeni sono stati quindi nuovamente tratti in arresto e condotti presso la caserma di via L. Sciascia, ove, al termine delle formalità di rito, sono stati nuovamente sottoposti agli arresti domiciliari presso la propria abitazione a disposizione dell’Autorità Giudiziaria davanti la quale dovranno rispondere oltre che del reato di furto aggravato anche dell’evasione.