di Redazione
Un incidente stradale dai risvolti controversi. Un giovane extracomunitario resta vittima di un incidente stradale autonomo mentre a bordo del proprio scooter percorre la provinciale Scicli-Donnalucata, in contrada Genovese. Al comando della polizia municipale di Scicli arriva l’allarme. Un cadavere giace sul ciglio della strada.
Scatta l’allarme, sul posto si porta l’ambulanza del 118. Per quanto sembri esanime, fa puzza di alcol, si suppone che l’uomo possa essere ancora in vita, in fin di vita. Viene allertato anche l’elisoccorso, quando improvvisamente, il giovane, in preda ai fumi dell’alcol, si alza da terra e inizia a picchiare i propri soccorritori. Intervengono gli agenti della polizia municipale, mentre i sanitari sedano l’uomo, costringendolo in barella. Trasportato al Busacca, i medici riscontrano un trauma cranico, circostanza, quest’ultima, che ha indotto le vittime dell’aggressione a non sporgere denunzia per lesioni nei suoi confronti. Il giovane è noto alle forze dell’ordine, ha l’obbligo quotidiano di firma, e già in passato si è reso protagonista di risse e aggressioni.
Non sono state ricostruite in maniera chiara le circostanze dell’incidente stradale. Probabilmente l’uomo non era solo, ma affiancato dal altri amici, che, dopo il suo schianto a terra, lo hanno abbandonato sul posto. Non è escluso che un suo amico possa averlo speronato dopo un litigio, in cui può aver influito lo stato di ubriachezza dell’uomo.
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