Attualità
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26/06/2007 06:59

Falla al Comitato per la salute pubblica: Venite e parliamo

di Redazione

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“Tumori e mal di pancia”. Il Comitato per la salute dei cittadini chiede al sindaco Falla di rispondere a cinque domande sulla questione discarica, dopo che questi aveva definito causticamente “mal di pancia” le proteste del Comitato. In un documento, Antonino Nigito e Giuseppe Santospagnuolo, del Sutas, chiedono: “Cosa ne pensa il Sindaco del Piano Provinciale sullo smaltimento dei rifiuti, in via di realizzazione, che prevede nel territorio di Scicli: a) l’allargamento della discarica di San Biagio; b) una discarica di rifiuti speciali pericolosi; c) una discarica di prodotti a base di amianto; d) un inceneritore di prodotti derivati della plastica per la fascia costiera trasformata? E’ a conoscenza della correlazione aumento di tumori, malformazioni neonatali e vicinanza alle discariche? (studi Organizzazione Mondiale della Sanità, San Biagio è a 1 Km in linea d’aria da Scicli). Non pensa che stante l’aumento di mortalità tumorale a Scicli, rispetto alla media provinciale, sia naturale per le persone di buon senso una certa preoccupazione? Perchè nel 2003 l’Amministrazione di Scicli, partecipando ad una conferenza di servizio alla Provincia ha firmato l’accettazione (Unico Comune della Provincia e della Sicilia) di una discarica per rifiuti pericolosi e una di amianto nelle vicinanze di San Biagio? Non pensa che trasformare il territorio di Scicli in una pattumiera piena di veleni possa oltre ad aggravare lo stato di salute della nostra comunità risultare catastrofico per lo sviluppo dell’agricoltura e del turismo? Se poi l’avesse ancora capito tra i temi di cui ci stiamo occupando c’è l’aumento della mortalità per tumori a Scicli e non di semplice “ mal di pancia” di cui lei ironicamente preferisce parlare”. Cosa risponde Falla? “Il Comitato ha scritto al Prefetto, avevamo un’intesa per un incontro, ma preferisce scrivere comunicati piuttosto che confrontarsi col primo cittadino –risponde Falla-. Scicli è una città piccola, possibile che dobbiamo confrontarci a suon di comunicati? Non intendo alimentare i botta e i risposta sui giornali. Vengano al Comune, e parliamo”.