Attualità
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03/07/2007 07:35

Falla: Al gioco al massacro non ci sto

di Redazione

“Al gioco al massacro non ci sto”.
Il sindaco Falla rompe il silenzio e interviene sul “casus discarica”.
“Nell’ultima riunione tenutasi in Prefettura abbiamo deciso due cose –spiega il primo cittadino di Scicli. Che a partire da sabato 7 luglio Modica, Ispica e Pozzallo non conferiranno più nella discarica di San Biagio, che è sì gestita dall’Ato, ma di proprietà del Comune di Scicli.
E la città che subisce il danno ambientale della presenza di tale struttura nel proprio territorio non può certo affrontare lo smacco di restare senza discarica perché gli altri Comuni l’hanno saturata…”
Vieppiù, se si considera che il sindaco di Modica arriva quasi a negare la titolarità del Comune di Scicli sul sito di San Biagio.
“L’altra cosa decisa in Prefettura è che Scicli, e solo Scicli, continuerà a conferire in un angolo della discarica, già fruttato negli anni scorsi, ai tempi in cui la discarica era autorizzata ex art. 13, ovvero era una discarica non controllata, e tale conferimento servirà anche a bonificare il sito, in passato coltivato senza i vincoli di legge osservati in epoca recente”.
Sindaco, in due parole? “Non c’è nessun ampliamento, ma lo sfruttamento di uno spazio già usato in passato, che ora, grazie al riutilizzo, viene bonificato”.
E allora, il clamore di questi giorni? “C’è stato forse un difetto di comunicazione, è una delle regole del giornalismo montare il caso e poi massacrare, ma o al gioco al massacro non ci sto. Il battage mediatico che si è scatenato non mi interessa. Restano due punti fermi: la cacciata di Modica, Ispica e Pozzallo, e la coltivazione di un angolo già sfruttato in passato e che ora, grazie all’ulteriore coltivazione, sarà bonificato”.
E per il futuro? “E’ tutto scritto”. Dove? “Nel piano provinciale dei rifiuti”. E che c’è scritto? “Che conferiremo tutti nell’unica discarica prevista nel Piano, quella di Ragusa”.
Intanto, Modica, Ispica e Pozzallo vedranno crescere il costo del conferimento a partire dal 7 luglio, per via dell’aumento del costo del trasporto.